Federico Fellini, 30 anni senza il regista di «Amarcord»: come nacque l’amore con Giulietta Masina, l’Oscar alla Carriera, 8 segreti

«Felliniano» «Un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo». Così si autodefiniva Federico Fellini, considerato uno dei più grandi registi della storia del cinema. Se ne andava a Roma il 31 ottobre 1993, all'età di 73 anni, dopo aver diretto nell’arco di quarant'anni di attività diciannove film, tra cui «I vitelloni», «La strada», «Le notti di Cabiria», «La dolce vita, «8½» e «Amarcord». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel trentesimo anniversario della morte di Federico Fellini. “Il nome di Federico Fellini evoca un’idea innovativa della cinematografia italiana, frutto del suo genio artistico che rappresenta un caposaldo del panorama culturale del Novecento. (cinecittanews.it)

L'amore a certi livelli diventa eterno". Nella vita è meglio fare la moglie o l'amante? "Penso che in qualche modo ci siano dei ruoli prestabiliti, ma non so dire quale sia migliore o peggiore". (La Gazzetta di Mantova)

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“Il nome di Federico Fellini evoca un’idea innovativa della cinematografia italiana, frutto del suo genio artistico che rappresenta un caposaldo del panorama culturale del Novecento. Il regista seppe coniugare realtà e immaginazione, quotidiano e inclinazioni oniriche, canoni sociali e crisi dei valori, realizzando trame uniche per singolarità di sceneggiatura, adattamento e ambientazione”. (cinecittanews.it)

Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel trentesimo anniversario della morte di Federico Fellini. "Il regista seppe coniugare realtà e immaginazione, quotidiano e inclinazioni oniriche, canoni sociali e crisi dei valori, realizzando trame uniche per singolarità di sceneggiatura, adattamento e ambientazione". (Adnkronos)

Sono già passati trent’anni da quel pomeriggio del 1993: eravamo tutti là in piazza Cavour a salutarti, un 4 novembre uggioso, una folla un po’ frastornata per un addio che era anche un po’ chiedere scusa. (Corriere Romagna)