Venezia e il veleno degli scandali: il disincanto dell'erede dalla (fu) Serenissima

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Corriere della Sera INTERNO

Pietà l’è morta. E anche l’indignazione non sta tanto bene. Quella vera, la repulsiva dell’inaudito e del rivoltante, la scandalosa che prendeva a sputi Gianni De Michelis appena usciva di casa e che indisponeva il Pm Carlo Nordio: «Mi sentivo umiliato» ha detto a Porro l’altra sera, ricordando le «tricoteuse» che rumoreggiavano sotto i suoi uffici intanto che torchiava i sodali del Mose. A Venezia ora c’è assuefazione, regna la noia ed è tutto un déjà vu. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma anche in un’anonima sede vicino all’hotel Laguna Palace e agli Uffici tecnici del Comune di viale Ancona a Mestre e, pure, da Umana a Marghera e nella villa del sindaco, con tanto di incidente per la presenza della moglie di Brugnaro a un incontro di affari. (Corriere della Sera)

Doveva essere discusso in questi giorni nelle commissioni consiliari, municipalità per municipalità. Non è difficile immaginare … (Il Fatto Quotidiano)

È iniziata con queste parole l’assemblea pubblica con almeno 300 persone in Campo Santa Margherita, organizzata dai sei gruppi consiliari dell’opposizione. «Torniamo al voto. (La Nuova Venezia)

Carte sui terreni di Brugnaro: Gdf al ministero dell’Ambiente

La procura di Venezia ritiene siano state acquisite «prove inequivocabili», e che ciò sia avvenuto «in forza di una permanenza di molti anni del gruppo proprietario e dirigente del reticolo imprenditoriale facente capo all’Umana spa di Luigi Brugnaro che, grazie anche alla collocazione al vertice amministrativo del Comune di Venezia di uomini di fiducia, tratti dalle sue società private, ha portato la struttura amministrativa comunale, negli anni, ad assorbire e assimilare tranquillamente la immanente commistione con il “bene pubblico” degli interessi privati tuttora perseguiti dai suoi più alti amministratori, ed ha conformato talora la sua attività proprio al rispetto o alla non lesione di questi ultimi sfociando poi nell’aperto favoritismo in taluni casi». (ilgazzettino.it)

Il Consiglio comunale sullo scandalo giudiziario che da dieci giorni ha scosso come un maremoto la laguna di Venezia e la maggioranza che guida la città, si terrà venerdì 2 agosto ma non nella sede storica di Ca’ Farsetti in centro storico. (ilgazzettino.it)

Era inizio 2023, con il nuovo governo già insediato. C’è stato un momento in cui la Guardia di Finanza di Venezia ha bussato alla porta del ministero dell’Ambiente. (Il Fatto Quotidiano)