Sondaggi elezioni UK, laburisti di Starmer in vantaggio: 42% vs il 20% di Sunak, fine di 14 anni di governo conservatore

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Domani, giovedì 4 luglio, i cittadini britannici saranno chiamati alle urne per votare i 650 nuovi membri della Camera dei Comuni. Il premier uscente e candidato conservatore Rishi Sunak non si arrende, come ha dimostrato nel dibattito di ieri contro l’oppositore Keir Starmer, ma i sondaggi parlano chiaro. Con un pronostico di 440 seggi laburisti sugli 80 conservatori, l’era dei Tories sembra destinata a finire. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

È il rottweiler della politica britannica. Ringhia, azzanna e fugge via. O forse stavolta no. Perché Nigel Farage, a 60 anni, per la prima volta annusa la chance di una vita: essere eletto a Westminster dopo 7 candidature flop e fare del suo partito di destra Reform Uk “la vera opposizione” a Starmer. (la Repubblica)

Il primo ministro Sunak ha anticipato di sei mesi lo scioglimento della Camera dei Comuni nonostante già da inizio anno i sondaggi dessero i tories nettamente indietro alla coalizione guidata da Keir Starmer, colui che già venerdì potrebbe ricevere da Re Carlo l’incarico di formare il nuovo esecutivo. (Secolo d'Italia)

Cosa si fa questa sera? Facendo parte di un democratico gruppo di sette amici si decide di porre la questione al voto. La sapete quella delle elezioni in Regno Unito e il cinema? No, non è un riferimento al fatto che si voti domani, giovedì 4 luglio ovverosia Independence Day, data che alimenta suggestioni come fossimo davvero di fronte a un’invasione aliena. (Rivista Studio)

Laura Parker: "I tre Starmer: il radicale conquistò il Labour, il moderato s'è preso il Regno, ora il premier...."

Domani gli elettori del Regno Unito sono chiamati alle urne per quella che i sondaggi da mesi descrivono come una vittoria a valanga dei laburisti, dopo 14 anni di governo dei Tories. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Introduzione (Sky Tg24 )

L'ex consigliera di Jeremy Corbyn quando era il leader del Labour Party, ex coordinatrice nazionale di Momentum - un movimento di attivisti nato dal basso e a sinistra del partito, oltre dieci anni fa - oggi è membro di Another Europe Is Possible, un insieme di anime progressiste nato qualche mese prima del referendum sulla Brexit, rafforzatosi ancor di più dopo il voto. (L'HuffPost)