ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA: un esempio di meteo estremo

ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA: un esempio di meteo estremo
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Tempo Italia INTERNO

Le cronache dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna sono ormai ben note. Si tratta di un disastro meteo climatico che, purtroppo, non è isolato nel nostro Paese. Fortunatamente, rispetto a eventi catastrofici come quelli del Maggio del 2023, i danni sono stati minori, ma ciò non solleva dal porre una domanda fondamentale: è colpa dell’uomo o delle condizioni meteo estreme? In una prima analisi, la risposta potrebbe sembrare ovvia. (Tempo Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli studi condotti nei laboratori di ricerca e nell’azienda agricola sperimentale della società Ecosistemi, con sede a Gariga di Podenzano (Piacenza), finalizzati al recupero della fertilità dei suoli devastati dall’alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna nel maggio 2023, sono stati presentati al convegno Dall'impatto delle esondazioni alla bonifica dei suoli alluvionati, tenutosi a Palazzo Sersanti di Imola (Bo). (Terra è vita)

“Oltre duecento piante di pero trascinate via e parte del frutteto ancora improduttiva, la stalla svuotata, l’allevamento allo stato brado di Mora Romagnola spostato altrove e un bacino irriguo non più utilizzabile”, spiega il presidente di Confagricoltura Ravenna, Andrea Betti, riferendo lo stato in cui versa tuttora, per i danni provocati dalle frane più di un anno fa, l’azienda agricola Terra dei Gessi sulle colline di Casola Valsenio (RA), a 500 metri di altitudine, all’interno del Parco della Vena del Gesso Romagnola, dove stamattina ha chiamato a raccolta un centinaio di rappresentanti del mondo agricolo e delle istituzioni in occasione della 27esima edizione di Cancelli Aperti. (Agenzia askanews)

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Priolo: “Basta sciacallaggi sull’alluvione, l’Emilia-Romagna sta dando l’anima”

Il Senio a Tebano, nel Faentino, nella serata di mercoledì 18 settembre 2024 ha raggiunto i 7 metri, 1,5 metri oltre la soglia di massimo allarme, con portata in aumento. Stessa situazione per il torrente Marzeno a Rivalta (6,5 metri) e il Sillaro a Castel San Pietro, così come il Montone a Castrocaro (5,3 metri rispetto alla soglia rossa di 3) (Corriere Romagna)

«Cosa hanno fatto Bonaccini e De Pascale per prevenire un’altra alluvione?» Mentre la Romagna si sta nuovamente allagando, arrivano le prime polemiche politiche. (Ravenna e Dintorni)

BOLOGNA – “Siamo ancora in allerta rossa, anche se le piogge sono in diminuzione, rimarrà l’allerta anche domani, per la riapertura delle scuole dobbiamo aspettare: di fatto la loro chiusura ha scongiurato la perdita di vite. (La Repubblica)