L’avvertimento russo ai paesi occidentali: «Risposta durissima ai razzi Usa nell’Ue»

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Ucraina

Una guerra non dichiarata ma che diventa ogni giorno piu presente, una serie di piccoli e grandi episodi che stanno portando Nato e Russia a confrontarsi non solo a livello propagandistico ma anche sul piano militare. La guerra in Ucraina ha rappresentato uno spartiacque in questo senso e le notizie che sono arrivate tra mercoledì e giovedì scorso dal vertice dell'Alleanza Atlantica, a Washington, alimentano un clima plumbeo. (Il Dubbio)

La notizia riportata su altri media

Dopo aver denunciato «un ritorno alla guerra fredda» ed aver promesso una «risposta militare», il Cremlino ha avvertito che l'iniziativa americana autorizza la Russia a designare come “potenziali” obiettivi di ritorsione le “capitali” del Vecchio Continente. (La Stampa)

"Minacce del genere sono sempre da prendere sul serio". Lo stazionamento "è già una reazione al fatto che la Russia abbia preso nel mirino le capitali europee", ha aggiunto. (Il Messaggero Veneto)

Lo formula sul canale Rossiya1 l’anchorman Evgheny Popov, minacciando attacchi missilistici Iskander sulle capitali europee, e mentre dice «bastano tre missili e questa civiltà croller… (La Stampa)

Capitali europee nel mirino della Russia? Cosa sta succedendo: dalle armi in Ucraina al dialogo Mosca-Washington. La possibile escalation

Finora le minacce a Berlino e Londra erano riservate soprattutto ai talk show propagandistici e ai post dell’ex presidente Dmitry Medvedev, ma stavolta il Cremlino le affida a un uomo che di solito parla a nome di Vladimir Putin, il suo portavoce Dmitry Peskov. (La Stampa)

L’Europa è un bersaglio per i nostri missili, il nostro Paese è un bersaglio per i missili americani in Europa. MOSCA – Lo schieramento di missili statunitensi a lungo raggio in Germania concordato da Washington e Berlino questa settimana a margine del vertice Nato inizierà soltanto nel 2026, ma la retorica moscovita si è già infiammata. (la Repubblica)

Mosca alza ulteriormente il tiro nei confronti dell'Europa in risposta alla decisione degli Stati Uniti di dispiegare missili a lungo raggio in Germania. (ilmessaggero.it)