Sea Watch insulta Meloni: "Auguriamo tutto il male possibile", la premier li smaschera

Sea Watch insulta e attacca il governo italiano e la sinistra tace. Diventa un caso politico il clamoroso tweet della Ong pro migranti su X: "I politici del governo italiano Meloni e Piantedosi sono oggi in Libia per lavorare con il primo ministro della Libia occidentale Dabaiba sulla loro politica migratoria distopica. Di qualunque cosa parlino, probabilmente mira ad aumentare il numero di uccisioni nel Mediterraneo (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

La stessa – accolta dal primo ministro libico Abdel Hamid Dbeibah e accompagnata dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi – ha sostenuto che Roma, negli ultimi due anni, ha lavorato a livello bilaterale e multilaterale per affrontare questo dossier: «C’è un grande lavoro nel Mediterraneo con i partner, ma non si può risolvere questo problema senza considerare i Paesi di origine, né si possono respingere persone costrette a migrare. (Rivista Africa)

Erano anni di grande ricchezza culturale, ma le cose sono cambiate e, se prima con un vaffa si diceva tutto, oggi quella semplificazione semantica ha ceduto il passo ad una violenza degna di Mad Max o The Warriors. (Il Giornale d'Italia)

"I migranti illegali sono nemici di quelli legali". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo al Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli. "Negli ultimi anni in Italia non abbiamo potuto consentire di venire a molti migranti legali perche' ne avevamo troppi irregolari - ha spiegato -. (La Stampa)

Meloni: "Africa può produrre energia, da Italia buon esempio con Piano Mattei"

Un blitz di poche ore. Giorgia Meloni torna in Libia a due mesi dall’ultima visita. (ilmessaggero.it)

Riunisce i Paesi dell’area Mediterranea, i Paesi dell’Africa Subsahariana, la Commissione europea e le organizzazioni internazionali Minuti, 13 secondi di lettura (Ministero dell'Interno)

Adesso in Europa abbiamo un problema sulle risorse d’energia. “Sull’energia stiamo affrontando parecchie crisi. (ilmessaggero.it)