L'avvocato di Sinner: "Ricorso legittimo ma non necessario, speriamo di chiudere in pochi mesi"

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La Gazzetta dello Sport SPORT

Jamie Singer è l’avvocato di Jannik Sinner, lo ha assistito durante la prima inchiesta, quella che ha portato all’assoluzione da parte della International Tennis Integrity Agency dopo che un tribunale indipendente aveva acclarato che il numero 1 al mondo era stato vittima di una contaminazione involontaria al Clostebol. Lo steroide era passato nell’organismo del n. 1 dalle mani del fisioterapista che si stava curando con uno spray contenente la sostanza incriminata. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I signori dell’antidoping mondiale hanno ritenuto (dopo quasi due mesi di studio delle carte) che l’assoluzione di Jannik da parte della Itia (organismo antidoping indipendente della federtennis internazionale) non sia corretto. (La Gazzetta dello Sport)

ROMA (ITALPRESS) – Un fulmine a ciel sereno ha scosso gli appassionati italiani di tennis questa mattina, proprio mentre Jannik Sinner (che già sapeva tutto da un paio di giorni) giocava il secondo turno dell’Atp 500 di Pechino. (SardiniaPost)

Così vivrà il suo futuro prossimo il numero uno del mondo Jannik Sinner. Altri quattro mesi, come minimo, di tennis giocato portando la croce. (la Repubblica)

"Non è un buon segno per il tennis in generale": il tennista spagnolo Carlos Alcaraz ha commentato così la decisione della Wada di presentare ricorso contro l'assoluzione del campione italiano Jannik Sinner in relazione al caso di presunto doping con la pomata Clostebol (Liberoquotidiano.it)

L'avvocato Enrico Lubrano è positivo sul giudizio che attende il tennista italiano: «Ha già dimostrato la propria non colpevolezza innanzi alla Giustizia Sportiva Internazionale dell'I.T.I.A.». «Il rischio che Sinner possa essere condannato c'è, ma è limitato». (ilmessaggero.it)

Alla fine Wada parlò. La World Anti-Doping Agency il 26 settembre (ma la comunicazione ufficiale alquanto stringata è uscita sul sito web con due giorni di ritardo) ha presentato appello al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna chiedendo di infliggere a Jannik Sinner una sospensione da uno a due anni per il caso di doppia positività constatata il 10 e il 18 marzo quando, il tennista altoatesino, era impegnato al Master Mille di Indian Wells, sconfitto da Carlos Alcaraz in semifinale. (il manifesto)