Concordato preventivo, il governo propone un patto a partite Iva e piccole imprese: tasse fisse e multe leggere

– Un patto fra contribuenti e fisco. Con vantaggi per entrambi: dal lato dell’Agenzia delle Entrate, significa ridurre controlli e contenziosi. Dal lato dei cittadini, la possibilità di predeterminare le imposte, evitare ulteriori accertamenti e, soprattutto, di dimezzare il peso delle sanzioni. Arriva il concordato preventivo biennale, esplicitamente previsto dalla delega fiscale approvata dal Parlamento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Arriva il “concordato preventivo biennale” in materia di tasse. Lo annuncia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa di oggi. Cos’è? Come funziona? A chi è indirizzato? “Introduciamo il concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni. (Entilocali-online)

Accesso al concordato preventivo biennale senza semplificazioni contabili e/o dichiarative. E definizione reddituale limitata alle sole componenti caratteristiche. Dalla lettura dello schema di decreto approvato dal Consiglio dei ministri è possibile ricavare alcuni aspetti che – al di là del risparmio fiscale e della protezione da accertamenti ex articolo 39 del Dpr 600/1973 – contribuiranno a indirizzare la scelta dei potenziali fruitori. (NT+ Fisco)

Accordi preventivi aperti anche alle imprese agricole di Alessandra Caputo e Marcello Valenti (NT+ Fisco)

Il decreto – spiega Palazzo Chigi in una nota – in attuazione della delega per la riforma fiscale, contiene disposizioni in materia: di accertamento tributario, in particolare al fine di una migliore partecipazione del contribuente al procedimento accertativo e per rafforzare forme di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere; di concordato preventivo biennale, al quale potranno accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato. (LA STAMPA Finanza)

I tributaristi Int sono concentrati sul prossimo decreto che conterrà le norme del concordato biennale preventivo, un istituto innovativo che si basa sulla capacità dell’Amministrazione finanziaria di utilizzare l’ enorme numero di dati in suo possesso relativi all’attività di ciascun singolo contribuente. (Adnkronos)

Discorso diverso, invece, per le grandi imprese, per le quali è prevista l’introduzione della cooperative compliance. In cosa consiste il concordato preventivo? In estrema sintesi l’Agenzia delle Entrate ed i contribuenti sottoscriveranno un accordo, grazie al quale i titolari di partita Iva potranno conoscere in anticipo le tasse che andranno a pagare nel corso dei due anni successivi. (QuiFinanza)