Sanità, in quattro anni impennata delle aggressioni (+94%): chiesto un tavolo urgente alle istituzioni
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Attiva la lettura vocale Tra il 2019 e il 2023, gli episodi di aggressioni nei confronti del personale di Ausl Romagna sono passati da 357 a 693 (+94,11%). Numeri che hanno spinto le segreterie... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Una ’buona notizia’ per il ministro della Salute Orazio Schillaci, che sottolinea come il provvedimento dia "risposte concrete e maggiori tutele al personale sanitario". È il contenuto della nuova legge contro le aggressioni a medici e infermieri approvata mercoledì sera dalla Camera con 144 voti a favore e 92 astenuti. (LA NAZIONE)
Associazioni e sindacati della sanità del Friuli Venezia Giulia chiedevano da tempo misure di difesa degli operatori e dicono «finalmente» a commento del via libera della Camera al Dl per contrastare la violenza in corsia e negli ambulatori. (Il Messaggero Veneto)
È stata approvata in via definitiva la nuova "legge salva-sanitari", un provvedimento volto a contrastare le aggressioni e i danni alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il testo, votato alla Camera con 144 voti a favore e 92 astenuti, introduce nuove misure di sicurezza per proteggere medici, infermieri e altro personale sanitario. (leggo.it)
“Accolgo con soddisfazione che con il voto della Camera dei Deputati sono finalmente legge le misure per contrastare le violenze nei luoghi di cura e contro i professionisti della sanità. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Approvata alla Camera con 144 voti favorevoli e 92 astensioni, la normativa rafforza le misure punitive per chi danneggia beni pubblici destinati alla sanità e introduce pene fino a cinque anni di reclusione per chi li deteriora o distrugge. (SavonaNews.it)
“L’approvazione definitiva del DL contro la violenza su medici, personale sanitario e strutture ospedaliere è sì un atto di giustizia nei confronti di una categoria di lavoratori che spesso operano in condizioni critiche, ma è anche un atto di dignità sociale che lo Stato doveva a se stesso e che il Governo ha saputo interpretare, accogliendo le istanze della società civile oltre che della politica fattiva. (La Voce del Patriota)