"Aveva la testa sfondata". Alex non si è tolto la vita: è stato ucciso

Ascolta ora 00:00 00:00 I punti chiave Il veleno di rana e l'infuso di ayahuasca Articolo aggiornamento All'inizio era sembrata una tragica fatalità la morte di Alex Maragon, il 26enne ritrovato senza vita martedì mattina sul greto del fiume Piave all'altezza di Ciano del Montello, nel comune trevigiano di Crocetta, dopo aver partecipato a una cerimonia sciamanica. E invece l'autopsia ha spazzato via ogni dubbio: il barman veneziano non si è suicidato né si tratta di un incidente. (il Giornale)

Su altri media

E poi la tragedia. La cerimonia a base di musica sciamanica e infusi di ayahuasca, una piccola incisione sulla pelle con veleno di rana amazzonica, una corsa senza motivo per i boschi. (Corriere della Sera)

ARDEA – I Carabinieri della Tenenza di Ardea, congiuntamente all’Unità Cinofila Antiveleno del Nipaaf (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) dei Carabinieri Forestali di Rieti e a personale della Polizia Locale del Comune di Ardea hanno eseguito un servizio congiunto, finalizzato alla ricerca di veleni nelle aree pubbliche del quartiere denominato “Nuova Florida”. (Cronache Cittadine)

Oltre alle due pozioni del potente allucinogeno ayahuasca, venerdì e sabato, pare che il ragazzo, sofferente di asma, per allievare il disagio si sia sottoposto anche a un’iniezione di veleno di rana amazzonica sapo/kambo, altra pratica curativa sciamanica. (Adnkronos)

Riscontrate anche ferite ed ecchimosi a livello del costato (LAPRESSE)

«Chi sa parli e si metta una mano sulla coscienza», sono le parole… “Chi sa parli” (la Repubblica)

Così si descrive Andrea Gorgi Zuin, individuato tra gli organizzatori della serata di Canti Medicina nell’Abbazia di Santa Bona a Vidor a cui ha partecipato Alex Marangon, morto quella notte e trovato cadavere su un isolotto sul greto del Piave (La Stampa)