Borse europee in rialzo grazie ai dazi "soft", Milano punta su banche e auto
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Le Borse europee hanno aperto in timido rialzo, sostenute dalle indicazioni provenienti da Wall Street, dove gli investitori hanno accolto con favore l’ipotesi di dazi più moderati da parte degli Stati Uniti. A Milano, dove il FTSE MIB segna un +0,3%, l’attenzione si concentra sui titoli legati all’energia e al settore bancario, mentre Pirelli – in vista di un delicato passaggio in consiglio d’amministrazione – oscilla tra acquisti e vendite.
La cautela degli operatori, che preferiscono attendere sviluppi concreti prima di assumere posizioni nette, riflette l’incertezza legata all’entrata in vigore delle nuove tariffe doganali americane, prevista per il 2 aprile. Sebbene il presidente Donald Trump abbia ribadito la data, ha lasciato intendere che alcune esenzioni o riduzioni potrebbero essere applicate per determinati Paesi e settori, mitigando così l’impatto sulle esportazioni europee.
Intanto, a dare slancio ai listini arriva anche il dato positivo sull’indice Ifo tedesco, salito a 86,7 punti a marzo, contro gli 85,3 del mese precedente, segnale di una timida ripresa delle aspettative economiche in Germania. Sul fronte energetico, i titoli petroliferi trainano gli indici: Shell guadagna l’1,8% dopo aver annunciato piani per potenziare il suo ruolo nel mercato del gas naturale liquefatto, mentre il greggio Wti sale dello 0,4%, toccando i 69,4 dollari al barile.
Le tensioni geopolitiche, tuttavia, non si placano. Trump ha minacciato di imporre dazi del 25% sui Paesi che continueranno a importare petrolio dal Venezuela, provocando la replica della Cina, che accusa Washington di ingerenze. A Milano, dove Unicredit e Intesa Sanpaolo registrano performance positive, Stellantis beneficia dei dati Acea sulle immatricolazioni, mentre Pirelli – in bilico tra opportunità e rischi – resta sotto osservazione.