Trento, 54 capi di imputazioni e 77 indagati nell’inchiesta su affari e politica

Trento, 54 capi di imputazioni e 77 indagati nell’inchiesta su affari e politica
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Sono 54 i capi di imputazione indicati nell’ordinanza con cui viene chieste la custodia domiciliare a carico di 9 persone, coinvolte nell’inchiesta di Trento che ha scoperchiato una rete di complicità che controllava affari e politica. Ma sono la bellezza di 107 quelli che figurano nel decreto di perquisizione personale, locale o informatica a carico di 77 indagati, che è stato consegnato per l’esecuzione ai carabinieri e alla Guardia di finanza. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e gli assessori Giovanni Calabrese (Turismo) e Rosario Varì (Sviluppo economico), hanno illustrato, oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta alla Cittadella regionale, due importanti bandi del settore turistico per il sostegno alle strutture ricettive. (Corriere di Lamezia)

Tuttavia, le intenzioni del Comune di Riva erano già note. Nello stesso bando per l’asta era stato specificato che nel giro di breve tempo sarebbero scadute le previsioni urbanistiche che prevedevano la possibilità di edificare notevoli volumi. (Corriere del Trentino)

A parte l’assessore all’urbanistica, Mauro Malfer, e un dirigente in pensione, l’indagine coinvolge anche la sindaca Santi, agli arresti domiciliari. Il giorno dopo quello che è stato definito un terremoto giudiziario, al Comune di Riva del Garda c’è incredulità. (Trentino TV)

Affari e politica, ora è necessario fare chiarezza sulla «zona grigia» che in Trentino pensavamo non esistesse - Cronaca

''Le cronache giudiziarie - scrive Degasperi - certificano quanto da noi sempre sostenuto, ovvero la presenza in Trentino di un monoblocco di gestione del potere centrodestra/centrosinistra che, mentre si scontra su questioni coreografiche, segue un identico modus operandi quando si tratta di affari. (il Dolomiti)

– Poco meno di un anno fa, il magnate austriaco René Benko fondatore del gruppo Signa, era finito sulla stampa internazionale per via di un mega crac di 27 miliardi di euro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

TRENTO. Vengono quasi i brividi a leggere, uno dietro l'altro, i principali reati contestati ad imprenditori e politici trentini ed altoatesini nella maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Trento, e che rischia di diventare una nuova pagina di storia degli intrecci tra affari e politica, tra controllati e controllori, tra professionisti e funzionari pubblici che si sperava fossero un modus operandi del passato e non certo del presente, e non certo in Trentino. (l'Adige)