Vivo vicino Valencia: la regione ha gestito malissimo l’emergenza – La testimonianza
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dal Forum dei Sostenitori del Fatto Quotidiano, la testimonianza della lettrice Anna (Milanesesempremoltoa) Scrivere oggi dopo aver assistito praticamente in diretta a quella che è stata definita ”la catastrofe del secolo” è abbastanza difficile. Le immagini che in ripetizione vengono trasmesse da giorni su tutti i canali tv di Stato fanno semplicemente rabbrividire. Ma suscita al contempo molto sconcerto e tantissima rabbia (e lo farà ancora per molto tempo) l’allarme diramato su tutti i dispositivi mobili collegati in rete, che è arrivato solo alle 20:03 del giorno 29, quando ormai in molti luoghi la tragedia era già avvenuta da ore. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Le eccezionali alluvioni che hanno colpito una ristretta porzione della Spagna, nel caso specifico l'area di Valencia, causando disastri mai visti e un numero altissimo di morti (quasi cento) hanno un nome ben preciso e sono state causate da un fenomeno atmosferico molto conosciuto dagli esperti meteo che gli iberici chiamano Dana (Depresion Aislada en Niveles Altos) ma noto anche con il nome di "goccia fredda" in quota. (il Giornale)
Oltre 120mila gli sfollati. Il presidente della regione, Carlos Mazón, si difende dalle critiche: "Abbiamo avvisato della situazione già da domenica. (Sky Tg24 )
Redazione 3BMeteo Per tutti i dettagli vai alla sezione Meteo Valencia (3bmeteo)
lanciai la sfida dell'adattamento al cambiamento climatico, fui insultato e ancora oggi sento persone che chiamano maltempo quella che è una crisi climatica palese, l'abbiamo vist in Emilia Romagna più volte in questi anni, lo stiamo vedendo ovunque", ha aggiunto. (Il Sole 24 ORE)
La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha ammesso che non è possibile fornire dettagli precisi sulle persone disperse a Valencia dopo l'alluvione che ha provocato almeno 95 morti, anche se ha confermato che «sono molte». (Corriere della Sera)
A fine agosto, l'agenzia meteorologica spagnola El Tiempo ha lanciato un allerta riguardo i rischi connessi a questi progetti, sottolineando che il Marocco sta sviluppando un totale di 20 progetti di cloud seeding nell'ambito del suo piano nazionale per combattere la scarsità idrica. (leggo.it)