Nicaragua: 26 anni di carcere per il Vescovo

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La Voce del Popolo ESTERI

Matagalpa di BRUNO DESIDERA Nicaragua: 26 anni di carcere per il Vescovo Nicaragua: il vescovo Álvarez condannato a 26 anni di carcere dopo essersi rifiutato di essere esiliato Condannato a 26 anni per essere un “traditore della patria”, senza un processo (che avrebbe dovuto svolgersi mercoledì prossimo). La “vendetta” di Daniel Ortega nei confronti di mons. Rolando José Álvarez Lagos, vescovo di Matagalpa e amministratore apostolico della diocesi di Estelí, che giovedì aveva rifiutato l’esilio forzato che lo avrebbe accomunato ad altri 222 detenuti politici, si è consumata nel giro di 24 ore. (La Voce del Popolo)

Su altre fonti

Una sentenza letta da un giudice della Corte d'appello ha dichiarato Alvarez, 56 anni, vescovo di Matagalpa, "un traditore della patria" e ha stabilito che non uscirà di prigione fino al 2049. (Famiglia Cristiana)

Prego per loro e per tutti coloro che soffrono in quella cara nazione". "Le notizie che giungono dal Nicaragua mi hanno addolorato non poco. (l'Adige)

Dopo mesi di silenzio, davanti alla sorte del vescovo del Nicaragua (condannato a 26 anni di carcere perchè si è rifiutato di essere esiliato negli Stati Uniti assieme ai 222 prigionieri politici fatti salire su un aereo diretto negli Usa dal dittatore Ortega), Papa Francesco ha perso la pazienza condannando con forza, durante l'Angelus, le violenze reiterate che da tempo scuotono il paese latinoamericano. (ilmessaggero.it)

Sono le parole con le quali Papa Francesco si è riferito, domenica 12 febbraio, alla situazione del Nicaragua, dopo la recita dell’Angelus. Rolando Álvarez, a cui voglio tanto bene, condannato a 26 anni di carcere”. (Servizio Informazione Religiosa)

Papa Francesco, nel saluti dopo l'Angelus, ha espresso il dolore per le notizie che arrivano dal Paese centroamericano, dove il vescovo di Matagalpa, monsignor Rolando Alvarez, è stato condannato a 26 anni di carcere. (Sky Tg24 )

(afp) All'Angelus Bergoglio ricorda gli oppositori politici del paese "deportati" negli Stati Uniti per volere di Ortega. E chiede ai fedeli sostegno concreto per le popolazioni di Turchia e Siria colpite dal terremoto (la Repubblica)