Adolescence, un'esperta ha scovato un dettaglio che rende la serie Netflix ancora più geniale
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Sui social non si fa altro che parlare di Adolescence. L’intensa miniserie Netflix ( LA NOSTRA RECENSIONE) ha conquistato il pubblico fin dal primo momento, attirando visualizzazioni stellari e generando un appassionato dibattito sulla violenza dei ragazzi e sul tema della radicalizzazione dei giovani maschi. L’opera racconta la storia di Jamie (Owen Cooper), un tredicenne accusato dell’omicidio di una compagna di scuola, e rappresenta con grande realismo l’impatto sulla famiglia e sulla comunità, nonché l’azione delle forze dell’ordine coinvolte nell’indagine. (Best Movie)
Se ne è parlato anche su altre testate
Lo show, che ha conquistato il pubblico della piattaforma e generato un appassionato dibattito online, racconta la storia di Jamie (Owen Cooper), un tredicenne accusato dell’omicidio di una compagna di scuola, e si concentra sulle tematiche della violenza tra gli adolescenti e della radicalizzazione dei giovani maschi da parte di ambienti online intrisi di misoginia e razzismo. (Best Movie)
Di Gioacchino Toni (Carmilla)
Se avete appena finito Adolescence su Netflix e vi sentite ancora scossi dall’intensità del suo racconto, sappiate che non siete soli. Questa breve ma potente miniserie ha conquistato il pubblico fin dal suo debutto il 13 marzo 2025, diventando rapidamente la serie più vista sulla piattaforma e ottenendo un punteggio perfetto su Rotten Tomatoes. (Best Movie)
Si tratta di un fenomeno legato all'ansia sociale, che colpisce soprattutto giovani adolescenti. Al centro dei men's studies da anni, oggi gli incel sono sulla bocca di tutti grazie alle serie tv britannica Adolescence, visibile su Netflix (Io Donna)
«Sì, se intendiamo che è un ragazzo "normale", come vengono definiti, quindi senza particolari evidenze cliniche e senza particolari problemi agli occhi inesperti. Gli occhi esperti guardano dentro quegli occhi, a quel mondo sommerso che poi sommerso non è ma che ha un canale comunicativo diverso dal solito. (Vanity Fair Italia)