La piccola Sila, neonata morta congelata nella notte in una tenda di Gaza
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Non è stata una bomba, non è stato il crollo della casa. Sila è morta di freddo. Un freddo che lei, piccola com’era, poteva affrontare soltanto con il pianto. Era una neonata, Sila. Si è svegliata e ha pianto più volte durante la notte di Natale. Mentre il mondo festeggiava la nascita di Gesù, i battiti del suo cuore rallentavano. Si gelava, suo padre l’ha stretta più forte nella coperta in cui l’aveva avvolta ma non è bastato. (Corriere della Sera)
Su altri media
Quasi 50 persone sono state uccise, tra cui cinque medici, dopo che le forze israeliane hanno lanciato attacchi aerei su un edificio vicino all'ospedale Kamal Adwan a Gaza. (la Repubblica)
Il popolo palestinese incarna il sacrificio di Cristo sulla croce. Con una forza che spezza il cuore, i palestinesi continuano a lottare, a credere, a vivere. (Il Giornale d'Italia)
I media internazionali parlano di attacco aereo mirato. Faisal Abu al-Qumsan, Ayman al-Jadi, Ibrahim al-Sheikh Khalil, Fadi Hassouna e Mohammed al-Lada'a lavoravano per il canale televisivo Al-Quds Today ROMA – Cinque giornalisti palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano a Gaza, mentre dormivano nel loro veicolo contrassegnato come stampa. (Dire)
La tragedia che da 14 mesi si sta consumando a Gaza riassunta nella storia più triste di questo Natale appena trascorso: una neonata di tre settimane appena che i genitori avevano chiamata Sila è morta di freddo proprio nella notte fra 24 e 25 dicembre, proprio mentre nel mondo si festeggiava scartando regali. (la Repubblica)
Tra le vittime ci sono cinque giornalisti della tv palestinese Al-Quds Today, legata al movimento della Jihad islamica, che si trovavano a bordo di un furgone parcheggiato di fronte all’ospedale Al-Awda, nel campo profughi di Nuseirat. (Il Fatto Quotidiano)
Un nuovo attacco che segue di poche ore la drammatica notizia della bambina di tre settimane morta di freddo nella Striscia (almeno altri due bambini avrebbero subito la stessa sorte nelle ultime settimane), riaccendendo un faro sulla drammatica emergenza umanitaria che c’è a Gaza, mentre Israele e Hamas continuano ad accusarsi a vicenda di aver complicato gli sforzi per il cessate il fuoco. (la Repubblica)