Possiamo salvare l'auto italiana

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Fiom-Cgil ECONOMIA

La strategia omicida di John Elkann, perché è evidente la decisione di Stellantis di ridurre ai minimi termini la produzione di auto in Italia, accompagnata a quella di atrofizzare ogni tentativo di innovazione, ricerca e sviluppo, invertendo una rotta intrapresa qualche anno addietro, ha almeno avuto un risultato positivo. Ha compattato il sindacato: Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente guidate dai segretari generali Ferdinando Uliano, Michele de Palma e Rocco Palombella, martedì 24 settembre hanno proclamato lo sciopero unitario delle tute blu dell'automotive, indetto per il prossimo 18 ottobre. (Fiom-Cgil)

La notizia riportata su altri media

Da Termoli a Cassino, gli stabilimenti sono in agonia, e gli operai che vivono tra cassa integrazione e contratti di solidarietà, si sentono appesi a un filo sottile. Un processo di smantellamento industriale iniziato durante l'era Marchionne, ma che ha subito un'accelerazione decisiva sotto la guida di Tavares. (Collettiva.it)

In una situazione di questo genere sembra del tutto fuori luogo la posizione di chiusura ideologica manifestata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che continua a fare orecchie da mercante di fronte all’ipotesi di un arrivo di aziende automobilistiche cinesi in Italia (ClubAlfa.it)

Continua il periodo nero per il settore automotive, con pesanti ricadute anche in Molise. Primonumero lo aveva anticipato diversi giorni fa, ora arriva la conferma dalle organizzazioni sindacali, che segnalano una situazione sempre più difficile, in particolare per le divisioni motori endotermici dell'impianto. (Primonumero)

Stellantis, brutte notizie per i lavoratori di Pomigliano: altri otto giorni di cassintegrazione, ridotta la produzione di Panda

Tutti i fronti aperti in Stellantis contro Tavares (Start Magazine)

Il settore automotive italiano continua a vivere una fase di profonda crisi, con Stellantis al centro delle problematiche produttive e occupazionali: lo sciopero indetto dai sindacati per il 18 ottobre (come protesta contro le difficoltà che interessano gli impianti e contro il rischio di eventuali licenziamenti di massa) ne è un chiaro campanello d’allarme. (PMI.it)

Secondo quanto comunicato ai sindacati dalla casa automobilistica lo stop della produzione avverrà nelle unità di montaggio Panda, Tonale/Hornet e nei reparti Lastratura, Verniciatura, Stampaggio, Plastica, Impianti generali ed aree collegate nelle giornate dal 24 al 31 ottobre. (Corriere della Sera)