Unione Sindacale di Base: Stellantis Atessa, SLAI COBAS- USB: crisi di mercato o progressivo smantellamento?

Quello che sta accadendo nello stabilimento Stellantis di Atessa ha dell’incredibile: a giugno è stata richiesta la cassa integrazione parziale, che coinvolgeva alcune centinaia di lavoratori prevalentemente in lastratura e verniciatura mentre nell’officina montaggio erano pochi, poi a luglio avviene un cambio di strategia in cui l’azienda comunica la fermata in CIGO del solo turno pomeridiano nell’officina montaggio per un calo di richieste di mercato non solo dei modelli cabinati ma anche dei furgonati. (USB)

Ne parlano anche altri media

ATESSA – «Quello che sta accadendo nello stabilimento Stellantis di Atessa ha dell’incredibile: a giugno è stata richiesta la cassa integrazione parziale, che coinvolgeva alcune centinaia di lavoratori prevalentemente in lastratura e verniciatura mentre nell’officina montaggio erano pochi, poi a luglio avviene un cambio di strategia in cui l’azienda comunica la fermata in CIGO del solo turno pomeridiano nell’officina montaggio per un calo di richieste di mercato non solo dei modelli cabinati ma anche dei furgonati». (Zonalocale)

Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, proprio nel giorno in cui il sindacato Fim-Cisl ha presentato i dati semestrali della produzione di Stellantis in Italia. Questa è una delle condizioni che abbiamo posto al tavolo con Stellantis». (il Giornale)

A fine anno, secondo la Fim Cisl, la produzione sarà poco sopra i 500 mila veicoli a fronte dei 751mila del 2023, la metà della soglia per il 2030 indicata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e condivisa da Stellantis (La Pressa)

In aumento del 2%, invece, i veicoli commerciali. Secondo quanto riportato da Filomena Greco per Il Sole24Ore, la produzione di Stellantis è calata del 25% nei primi 6 mesi del 2024, con volumi di vendita delle autovetture in calo del 35,9% rispetto al pari periodo 2023. (SoldiOnline.it)

«Un milione di veicoli prodotti», sì ma entro il 2030. Questa è stata la confusionaria precisazione di Stellantis al report di Fim Cisl che denunciava gli impietosi numeri dei primi sei mesi del 2024, con la produzione in netto calo e un passivo del 25,2%. (il manifesto)