Papa Francesco contro i medici che praticano l'aborto, Silvana Agatone: «Definirci “sicari” è violento. Le sue parole inneggiano all'odio e al giudizio»

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Parole pronunciate a poca distanza dalla giornata internazionale per l'Aborto sicuro, che ricorre il 28 settembre, durante la quale con diversi report i dati hanno mostrato quanto sia complesso in Italia per una donna ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza, nonostante sia un diritto stabilito dalla legge 194 del 1978. Sono gli stessi dati del Ministero della Salute a fotografare un panorama sanitario in cui almeno 7 ginecologi su 10 sono obiettori con picchi ancora più elevati al Sud, in particolare in Sicilia, Abruzzo e Molise (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Se non si trattasse di argomenti seri, ci sarebbe di che ridere. Quanto piuttosto per l’imbarazzo che provoca nei giornali di sinistra il pontefice “buono”, progressista, quello “venuto da lontano” per dare una svolta alla Chiesa sui diritti a differenza di Ratzinger. (Nicola Porro)

Getting your Trinity Audio player ready... I medici rispondono a Papa Francesco: “L’aborto è disciplinato dalla legge 194, nostro dovere applicarla” (Dire)

Parole forti, ma coerenti alla dottrina della Chiesa, quelle pronunciate di papa Francesco pronunciate sull'aereo che lo riportava a Roma dal suo viaggio apostolico in Belgio. Una strenua difesa della vita, parlando del processo di beatificazione del re (Secolo d'Italia)

Anelli: “I medici rendono possibile l’applicazione della legge sull’aborto nel rispetto della libertà di ognuno”

«Le donne hanno diritto alla vita: la vita loro e la vita dei figli», ha esordito Papa Francesco, aggiungendo poi che «un aborto è un omicidio, si uccide un essere umano». È polemica per le parole di Papa Francesco sull’aborto e sui medici che lo praticano. (Donna Moderna)

Roma, 30 set. (Adnkronos Salute) - "I medici sono sempre vicini alle persone che soffrono, che hanno bisogno del loro aiuto. Nel caso specifico, svolgono questo delicato compito rendendo possibile l’applicazione di una legge dello Stato, la 194/78. (Sardegna Live)

Nel caso specifico, svolgono questo delicato compito rendendo possibile l’applicazione di una Legge dello Stato, la 194/78. Il professionista ha infatti la facoltà di avvalersi dell’obiezione di coscienza, libera scelta personale che non deve diventare elemento di giudizio o discriminazione”. (Sanità24)