Papa Francesco e la polemica sull'aborto

- Roma, 30 settembre 2024 - Durante un volo di ritorno da Bruxelles a Roma, Papa Francesco ha espresso, con parole particolarmente forti, la sua posizione contro l'aborto, definendo "sicari" i medici che praticano l'interruzione di gravidanza. Il Pontefice, parlando con i giornalisti presenti sull'aereo, ha ribadito la sua nota posizione, ma questa volta ha utilizzato un linguaggio che ha suscitato un acceso dibattito.

Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha risposto prontamente alle dichiarazioni del Papa, sottolineando che i medici sono sempre vicini alle persone che soffrono e che hanno bisogno del loro aiuto. In particolare, ha evidenziato come i medici svolgano un compito delicato rendendo possibile l'applicazione della legge dello Stato, la 194/78, che regola l'interruzione volontaria di gravidanza in Italia.

Le parole del Papa, che ha definito l'aborto un omicidio e i medici che lo praticano dei sicari, hanno superato, secondo alcuni, il limite della violenza verbale. Il Monarca assoluto dello Stato vaticano, situato geograficamente in territorio italiano, ha nuovamente sollevato una questione etica e morale di grande rilevanza, suscitando reazioni contrastanti.

La legge 194/78, che permette l'interruzione volontaria di gravidanza, è stata al centro di numerosi dibattiti sin dalla sua approvazione. I medici, che operano nel rispetto di questa legge, si trovano spesso a dover affrontare dilemmi etici e morali, bilanciando il loro dovere professionale con le proprie convinzioni personali. Le dichiarazioni del Papa, quindi, non fanno che riaccendere un dibattito mai sopito, mettendo in luce le tensioni esistenti tra la dottrina della Chiesa e la legislazione dello Stato italiano.

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