Gatti in affaticamento, Juventus in ansia per la sfida con l'Atalanta
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Juventus, già alle prese con una difesa falcidiata da infortuni e problemi fisici, deve fare i conti con un nuovo intoppo: l’affaticamento muscolare di Federico Gatti, che giovedì mattina si è allenato separatamente dal gruppo alla Continassa. Stessa sorte per il compagno di reparto Renato Veiga, il cui recupero è ancora in bilico. Mentre Gatti, nonostante le preoccupazioni iniziali, potrebbe comunque essere disponibile per il match contro l’Atalanta in programma domenica sera, per il difensore portoghese oggi è previsto un test decisivo per valutare l’eventuale convocazione.
La partita, che si giocherà all’Allianz Stadium, rappresenta uno degli appuntamenti più attesi della 28ª giornata di Serie A. Non solo per il valore tecnico delle due squadre – rispettivamente terza e quarta in classifica – ma anche per le implicazioni che il risultato potrebbe avere nella corsa allo Scudetto. La Juventus, attualmente a tre punti di distanza dai bergamaschi, ha l’opportunità di agganciarli e riaprire un discorso che sembrava ormai compromesso.
Storicamente, gli scontri tra Juventus e Atalanta a Torino hanno spesso riservato sorprese. Escludendo la vittoria atalantina del 1962/63, le altre quattro affermazioni orobiche in terra piemontese hanno tutte avuto lo stesso esito: 0-1. Un dato che, se da un lato alimenta la leggenda di un Atalanta capace di fare breccia anche negli stadi più ostici, dall’altro spinge la Juventus a non sottovalutare l’avversario.
Thiago Motta, il tecnico bianconero, dovrà fare i conti con una difesa non al completo. Oltre a Gatti e Veiga, le cui condizioni restano incerte, la squadra è chiamata a dimostrare di poter reggere l’urto di un Atalanta che, pur con una filosofia calcistica diversa, si è ritagliata un ruolo da protagonista nel campionato italiano. Le statistiche di Lottomatica evidenziano come le due formazioni rappresentino due approcci antitetici al calcio: da un lato la solidità tattica e la tradizione juventina, dall’altro il gioco dinamico e offensivo dei bergamaschi.