Ddl Lavoro, no al salario minimo ma cambia il Jobs Act: licenziamenti più facili (con le dimissioni in bianco)
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Il salario minimo e la lotta contro le dimissioni in bianco ricompattano le opposizioni, che in aula alla Camera sul ddl Lavoro del governo hanno condotto una battaglia comune pur soccombendo ai voti del centrodestra. I partiti di maggioranza hanno respinto un emendamento sul salario minimo e hanno invece approvato una norma del provvedimento che «smonta» il Jobs Act nella parte che cerca di contrastare le dimissioni in bianco e i licenziamenti mascherati da dimissioni del lavoratore. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
, il centrodestra di governo ribadisce il no al salario minimo presentato dai leader e capigruppo di tutti i partiti di minoranza:M5s, Pd, Verdi-Sinistra, Azione e +Europa, tutti ad eccezione di Iv. (CastelbuonoLive)
Se è pagato meno di 9 euro lordi è sfruttamento. Ma a questo governo va bene così". (Civonline)
"L'accanimento con cui il governo dice per l'ennesima volta 'No al salario minimo' evidenzia la linea della destra italiana che invece di fare la guerra alla povertà la fa ai poveri". Lo ha detto Angelo Bonelli, parlamentare di Avs, intervenendo poco fa alla Camera dei deputati. (L'Unione Sarda.it)
L’emendamento era firmato dai leader e dai capigruppo di tutti i partiti di opposizione tranne Iv (i primi firmatari Conte, Fratoianni, Richetti, Schlein, Bonelli, Magi). Gli astenuti (Italia Viva) sono stati 6. (Avanti Online)
Questo governo agisce come lo sceriffo di Nottingham: non riesce a tassare gli extraprofitti e invece introduce nuove tasse, ad esempio sui pannolini". "Siamo ancora qui per cercare di introdurre anche in Italia come nel resto d'Europa un salario minimo che ridia dignità a oltre tre milioni di lavoratori sottopagati. (ilmessaggero.it)
Affossato un’altra volta il salario minimo. Astensione quindi dei renziani. (la Repubblica)