Ddl Lavoro, no al salario minimo ma cambia il Jobs Act: licenziamenti più facili (con le dimissioni in bianco)

Il salario minimo e la lotta contro le dimissioni in bianco ricompattano le opposizioni, che in aula alla Camera sul ddl Lavoro del governo hanno condotto una battaglia comune pur soccombendo ai voti del centrodestra. I partiti di maggioranza hanno respinto un emendamento sul salario minimo e hanno invece approvato una norma del provvedimento che «smonta» il Jobs Act nella parte che cerca di contrastare le dimissioni in bianco e i licenziamenti mascherati da dimissioni del lavoratore. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Purtroppo non siamo riusciti a convincere tutti voi che sedete nella parte della destra dell’emiciclo e in parte anche al centro…”. “La premier Meloni ha fatto un post per ricordare la vittoria di due anni fa. (Il Fatto Quotidiano)

Il testo era lo stesso presentato lo scorso anno, che il centrodestra cambiò poi completamente nel corso dei lavori parlamentari. Scotto (Pd) a Fanpage: "Scappano dalla realtà, hanno paura". (Fanpage.it)

Purtroppo non siamo riusciti a convincere Meloni, Tajani, Salvini e Lupi e tutti voi che siete dalla parte destra e in parte in quella centrale dell'emiciclo. Questo governo agisce come lo sceriffo di Nottingham: non riesce a tassare gli extraprofitti e invece introduce nuove tasse, ad esempio sui pannolini". (ilmessaggero.it)

Salario minimo: Ascani (Pd), 'destra dice no, volta le spalle a sottopagati'

Il rifiuto della proposta è la conferma di una convinzione politica e ideologica delle destre già emersa l’anno scorso quando il governo fece una manovra diversiva. (il manifesto)

Salario minimo, Bonelli (Avs): "Governo ipocrita che fa guerra ai poveri" (il Giornale)

"La destra dice di nuovo no al salario minimo. Se è pagato meno di 9 euro lordi è sfruttamento. (Civonline)