Non dobbiamo dubitare del campione

Per la serie: mai una gioia. Noi italiani abbiamo aspettato per oltre mezzo secolo l’apparizione di un fuoriclasse sui campi del tennis. Intere generazioni hanno atteso si materializzasse finalmente l’erede di Adriano Panatta. La messianica pazienza è stata premiata quando un formidabile giovanotto alto atesino ha cominciato a conquistare trofei, compresa la mitica Coppa Davis. E adesso, quasi passando all’improvviso dal sogno all’incubo, eccoci qua: Sinner è sfiorato, lambito, coinvolto in una complicatissima storia che mescola sospetti e certezze, mentre sullo sfondo si staglia il fantasma del doping e nell’aria si respira l’odore acre dello zolfo (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

“È proprio vero che esistono due binari della giustizia,” afferma Naldi, “quella vera sancita dai Tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media.” Questa osservazione penetrante evidenzia un problema crescente nella nostra società: la tendenza dei media a emettere verdetti frettolosi, spesso basati su informazioni incomplete o sensazionalistiche. (LiveTennis.it)

LO SFOGO "Da spettatore mi sono sempre chiesto quale fosse l’obiettivo di spettacolarizzare le vicende giudiziarie, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. Oggi che ne sono protagonista, ne ho la conferma!". (Sport Mediaset)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

L’ira di Sinner dopo il caso doping: via fisioterapista e preparatore

Quest'ultima troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti, che in questo caso, peraltro sono pubblici. "Fa male uscire dal team ma io sono sempre stato professionale al 100 per cento". (Sky Tg24 )

“Sinner? Altri giocatori hanno avuto casi simili o praticamente uguali ma hanno avuto risultati diversi”. L’azzurro, numero 1 del mondo, in primavera è risultato positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante, ma non è stato squalificato: Sinner ha dimostrato che la positività era stata provocata da una contaminazione accidentale. (Adnkronos)

NEW YORK (USA). Il n. (Il Centro)