Art Basel, volano i big names. Ma anche la storia più politica entra in scena prepontentemente

Il caveau ha aperto le porte da tre giorni, ma qui parliamo di quello della fiera di Art Basel, con le principali gallerie del mondo (in totale 285 da 40 Paesi) a contendersi i collezionisti che, a loro volta, si contendono le opere su piazza. Molte vendite però sono già state fatte settimane prima che effettivamente la fiera aprisse perché, a chi investe nell’arte, non basta nemmeno più il privilegio della first choice o della preview. (Sette del Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Nonostante le roboanti transazioni del primo giorno, i commenti di numerosi venditori, acquirenti e consulenti presenti ad Art Basel confermano dinamiche di mercato estremamente complesse: su un punto sono tutti d’accordo, chiunque delinei un’analisi semplice sullo stato del mercato in questo momento sbaglia «Quello che sta accadendo nel mercato dell’arte è difficile da descrivere e ancora più difficile da decifrare. (Il giornale dell'Arte)

Nonostante i timori di un mercato dell’arte rallentato, i primi giorni di Art Basel a Basilea hanno soddisfatto i galleristi, che hanno registrato numerose vendite. In questi giorni successivi più calmi, portiamo avanti trattative e possibilità museali per i nostri artisti”. (Il Sole 24 ORE)

Se Art Basel può a buon diritto dirsi il tempio del mercato dell’arte europeo, Unlimited potremmo dire che ne è l’architrave, la sua parte più spettacolare e macroscopica, quella che nessuno può permettersi di mancare. (Artuu)

Dopo le prime vendite milionarie della preview (che vi raccontavamo nel nostro report d’apertura), si tirano le somme della fiera regina, senza limiti tra sezione principale, Unlimited con le sue opere fuori scala, gli stand curati di Features, i solo show di giovani artisti di Statements e l’arte pubblica Parcours. (ExibArt)

Tra i grandi colossi internazionali, come White Cube e Pace Gallery, non mancano gli italiani, MASSIMO DE CARLO ovviamente, ma anche Galleria Continua, Massimo Minini, Cardi e Raffaella Cortese, tra gli altri. (Collater.al Magazine)

Poi, in occasione di Expo 2015 era arrivato, meravigliosamente, anche a Milano, davanti ai grattacieli di Porta Nuova, per parlare ancora Il primo, e ormai leggendario, campo di grano Agnes Denes lo aveva fatto crescere a New York, sotto le Torri Gemelle, nel 1982. (Io Donna)