“Trust fittizi, donazioni false e persino un libro ad hoc”: nel decreto del gip l’impalcatura degli Elkann per assicurarsi l’eredità di Marella

Due trust fittizi alle Bahamas, donazioni false di gioielli e preziosi per 170 milioni, una complessa strategia architettata per “rendere più pingue” il già cospicuo patrimonio di Marella Caracciolo e, possibilmente, sfuggire alle maglie del fisco italiano e alle pretese della figlia Margherita. Questo raccontano le cento pagine del decreto con cui il gip del tribunale di Torino Antonio Borretta ha disposto il maxi-sequestro di 74,8 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Un’autobiografia “telecomandata”, che aveva come unico scopo sottolineare che la moglie dell’avvocato Gianni Agnelli fosse residente in Svizzera. (ilmessaggero.it)

Ora indagato a Torino, assieme ai fratelli Lapo e Ginevra, per i reati di frode fiscale e di truffa ai danni dello Stato, proprio per l’eredità della vedova di Gianni Agnelli. Si “occupava” davvero di nonna Marella, il presidente di Stellantis John Elkann. (Il Fatto Quotidiano)