Hezbollah, i cercapersone e la guerra cyber. Può succedere alle auto e ai cellulari?

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

È di 11 morti e oltre 4 mila feriti – di cui 400 in condizioni critiche – il bilancio dell’esplosione in sequenza di migliaia di cercapersone usati da Hezbollah in Libano e in Siria. Un attacco tecnologico che rischia di esacerbare lo scontro tra il gruppo militante e Israele. Le esplosioni sono “la più grande violazione della sicurezza sino a oggi”, lamenta l’organizzazione paramilitare islamista che punta il dito contro lo Stato ebraico: “Riteniamo il nemico israeliano pienamente responsabile di questa aggressione, che ha colpito anche civili e ha causato la morte di numerosi martiri e numerosi feriti”. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri giornali

Taipei 18 set. (il Dolomiti)

"Anche se gli attacchi sembrano essere stati mirati, hanno avuto pesanti e indiscriminati danni collaterali tra i civili, compresi i bambini tra le vittime. Lo fa sapere in una nota l'alto rappresentante Josep Borrell. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Migliaia di cercapersone esplodono tutti insieme in Libano. (Secolo d'Italia)

Borrell, condanno esplosioni in Libano, rischio escalation

All’indomani dell’attacco subito da Hezbollah con cercapersone fatti esplodere sono ancora molte le domande senza risposte chiare. In quello che sembra essere una sofisticata operazione a distanza, i dispositivi usati da centinaia di membri del movimento sciita libanese sono saltati in aria quasi simultaneamente in Libano e in Siria martedì, uccidendo almeno 11 persone e ferendone altre migliaia. (LAPRESSE)

Il bilancio dei morti per l'attacco hacker ai cercapersone di Hezbollah è salito a 12 morti e circa 4000 persone ferite. Tra i cadaveri rivenuti anche 3 civili, due minori e una donna: Fatima Abdallah, 8 anni, della regione di Baalbeck, Muhammad Bilal di 11 anni della periferia sud di Beirut e l'infermiera Atta Dirani, colpita mentre lavorava in un ospedale nella regione di Baalbeck. (Il Giornale d'Italia)

L'operazione di martedì 17 settembre, che ha portato Israele a colpire Hezbollah tramite l'esplosione di cercapersone trasformati in ordigni, ha rappresentato, dal punto di vista operativo, un indubbio successo delle forze d'intelligence israeliane. (Inside Over)