Cgil sulla crisi dell’automotive «Già a casa i lavoratori a tempo»
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Viola Configliacco / Castellamonte La tenuta economica è a rischio a causa della crisi dell’automotive, che in Canavese sta colpendo le aziende che lavorano nel comparto dello stampaggio a caldo. Le fabbriche che non hanno ancora chiesto la cassa integrazione per il prossimo mese hanno ovviato alle difficoltà recidendo i contratti dei lavoratori interinali e … (La Sentinella del Canavese)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ma la crisi dell’automotive riguarda tutta Europa. L’ultimo annuncio risale a mercoledì, quando Stellantis ha fatto sapere che chiuderà il sito produttivo di Luton, in Inghilterra. (Liberoquotidiano.it)
Se in Italia gli impianti produttivi del gruppo Stellantis lavorano, ormai da tempo, a singhiozzo (1), la situazione non è nemmeno tanto rosea in Germania: il colosso di Wolfsburg, per la prima volta nella sua storia, nel mese d’ottobre dell’anno corrente, ha annunciato la chiusura di tre stabilimenti, con la conseguente perdita di miglia di posti di lavoro e la riduzione del salario del 10%. (Contropiano)
Questa situazione, documentata da immagini satellitari, aeree e reportage locali, evidenzia una crisi profonda nel settore automobilistico non solo tedesco, ma europeo più in generale. Forse è la ruggine a iniziare a farla da padrona… Migliaia di automobili Volkswagen (VW), parcheggiate da mesi in enormi lotti logistici in Germania e lasciate esposte alle intemperie, iniziano a mostrare i primi segni di deterioramento. (Primonumero)
(Adnkronos) – La crisi che sta subendo il settore dell’automotive a livello europeo, soprattutto la Germania, è dettata dal fatto che “si producono grandi auto che però non corrispondono alla domanda di mercato”. (il Fatto Nisseno)
La ricetta per frenare la crisi del mercato auto? Un’iniezione da 4 miliardi di euro per i fornitori di componenti per l’industria automobilistica che stanno vivendo una fase complicata. (Rinnovabili)
La crisi ha le loro facce. Hanno fatto profitti in passato, adesso è arrivato il momento di procedere con gli investimenti – dice Pietro Occhiuto, segretario dei metalmeccanici della Cgil provinciale –. (IL GIORNO)