Francia: chi è Séjourné, il nuovo commissario fedelissimo di Macron che porta a Bruxelles la lotta contro Meloni

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la Repubblica ESTERI

PARIGI — «Un clone». «La Repubblica degli amichetti». «La vittoria di un clan». A sentire i commenti delle opposizioni in Francia, dalla sinistra all’estrema destra, la nomina di Stéphane Séjourné segue una sola logica: Emmanuel Macron ha voluto piazzare a Bruxelles un suo fedelissimo. Non ci sono dubbi che il nuovo candidato della Francia per la Commissione Ue faccia parte del «cerchio magico» d… (la Repubblica)

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Ursula von der Leyen ha ricattato Emmanuel Macron. Gli ha offerto un portafoglio molto insoddisfacente per Breton e ha accettato di rafforzarlo a condizione che lui cambiasse candidato. Estratto dal Mattinale Europeo Ecco come von der Leyen ha piegato Macron su Breton (Start Magazine)

Breton e Vestager sono stati gl… La prima era stata quella della commissaria danese Margrethe Vestager, il cui governo aveva deciso di non ripresentarla, dopo due mandati (un decennio), visti i pessimi risultati del suo partito alle elezioni. (La Stampa)

Finisce così la lettera che Thierry Berton ha scelto di rendere pubblica sul suo profilo X, dopo la fotografia di un dipinto vuoto. Un annuncio a sorpresa, con un attacco mai così esplicito contro la gestione di Ursula von der Leyen, accusata… (la Repubblica)

Nel giorno precedente l'atteso annuncio della Commissione europea da parte di Ursula Von der Leyen, un terremoto si abbatte sulle istituzioni europee con un'infuocata lettera di dimissioni del Commissario al Mercato interno francese Thierry Breton (nella foto) e la rinuncia alla sua candidatura per un ruolo nel nuovo governo dell'Ue. (il Giornale)

Dopo le parole del ministro Tajani , che ribadisce la posizione dell’Italia rispetto alle decisioni Ue su dazi alle auto elettriche cinesi, scatta il conto alla rovescia per il voto finale. Nel frattempo, però, arriva un nuovo scossone: il commissario europeo al Mercato interno e all’Industria, Thierry Breton, annuncia le sue dimissioni via social. (Auto.it)

Lettera di fuoco del dimissionario commissario all’Industria contro Ursula Von der Leyen, che avrebbe chiesto la sua testa promettendo un peso maggiore per Parigi nel «governo» Ue che forse nasce oggi. (La Verità)