Il futuro di Antonio Conte resta un enigma, mentre il Napoli sogna lo Scudetto
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Antonio Conte, dopo l’esperienza al Tottenham, ha scelto di tornare in Italia accettando una sfida tutt’altro che semplice: ridare competitività al Napoli, reduce da un deludente decimo posto. Obiettivo raggiunto, almeno in parte, visto che la squadra è tornata a lottare ai vertici, con l’ambizione di riconquistare lo Scudetto a due anni dal trionfo di Luciano Spalletti. Ma mentre i tifosi sognano, il futuro del tecnico pugliese rimane avvolto nel dubbio, alimentando speculazioni e divisioni tra gli stessi sostenitori.
Secondo alcune voci, tra cui quella di Rastelli, Conte sarebbe già proiettato verso la prossima stagione, con le idee chiare su come rafforzare la squadra. "Punterà su Raspadori contro il Milan", si dice, mentre c’è chi sostiene che il suo legame con il club campano sia destinato a durare. "È un allenatore che ama ricostruire dalle macerie – ha osservato un analista – e Napoli rappresenta proprio questo tipo di progetto". Ma il calcio, si sa, è imprevedibile, e anche le certezze più solide possono svanire in pochi istanti.
La situazione attuale di Conte stride con quella di Spalletti, suo predecessore sulla panchina azzurra, oggi alla guida della nazionale. Due percorsi divergenti, accomunati però dall’aver lasciato un segno a Napoli. Se Spalletti è riuscito a conquistare lo Scudetto prima di approdare in blue, Conte – dopo le esperienze all’Inter e in Premier League – sembrava inizialmente un nome quasi in sordina, lontano dai riflettori delle grandi squadre europee. Eppure, la sua capacità di motivare e plasmare le squadre lo ha riportato al centro dell’attenzione.
Tra i tifosi, le opinioni sono contrastanti: c’è chi lo vede come l’uomo giusto per il lungo periodo e chi, invece, ipotizza un addio già a fine stagione. Igor Tudor, attualmente senza panchina, viene indicato come un possibile sostituto, ma molto dipenderà dai risultati e dalla volontà del presidente Aurelio De Laurentiis. "Perché Conte lasci, deve succedere qualcosa di preciso", si mormora negli ambienti sportivi, senza però specificare quali siano le condizioni necessarie.