Elezioni regionali, Bucci tende la mano a Italia Viva: “La porta è aperta senza condizioni”

Genova. Dopo l'uscita di Italia Viva dalla colazione di centrosinistra in Liguria, a seguito della rottura con il M5s di Giuseppe Conte, torna in ballo la partecipazione del partito di Matteo Renzi e Raffaella Paita alla corsa elettorale. Se tecnicamente le liste dei renziani sono escluse dalle urne - la presentazione delle liste è scaduta oggi - sul tavolo resta l' eventuale appoggio politico del partito, già in essere a livello comunale per quanto riguarda l'attuale giunta genovese. (Genova24.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il “Patto Civico Riformista” che include i simboli di Alleanza Civica Liguria, Azione con Carlo Calenda, Movimento Repubblicani Europei, e altre forze civiche e riformiste, europeiste, liberali, socialiste e popolari, ha depositato la lista dei suoi candidati alle prossime regionali del 27/28 ottobre in Liguria, con l’obiettivo di sostenere la candidatura di Andrea Orlando come Presidente della regione. (CittaDellaSpezia)

Italia viva in Liguria non ha strappato nulla, è stata esclusa dal centrosinistra, avendo già in mano gli apparentamenti firmati dal candidato presidente, Andrea Orlando. Questo è accaduto per volontà espressa del Movimento cinque stelle e nella passiva accettazione di un Pd, asservito e pauroso, che pure esprime il candidato presidente, che asserisce di non avere voce in capitolo. (CittaDellaSpezia)

"Non mi candiderò più alle elezioni regionali", così esordisce il sindaco di Casarza Ligure Giovanni Stagnaro che con un annuncio social ha spiegato le sue motivazioni. (Prima il Levante)

La responsabilità dello strappo con Italia Viva è di tutte parti coinvolte: Andrea Orlando, ospite di Portofino d’Autore a Castello Brown, lo ammette, in margine al suo intervento ufficiale. Colpa di tutti - Chi descriveva un Orlando furibondo anche con i suoi ha trovato invece un candidato solo molto stizzito: “Quando le cose non vanno nel modo giusto la colpa è di tutti, è una situazione che andava gestita meglio. (Telenord.it)

Di certo, per il modo in cui è avvenuta – a poche ore dalla fine dei termini per la presentazione delle liste – così come per le dichiarazioni dei protagonisti, la sensazione è che sulla marcia indietro di Italia Viva dopo i veti del M5s, se ne parlerà ancora a lungo. (LA NAZIONE)

"Personalmente considero tutto ciò una follia votata alla sconfitta e un'operazione di killeraggio politico che +Europa proprio non meritava per la sua lealtà e correttezza - conclude Gradi - ricordo che, alle elezioni politiche di due anni fa, nonostante lo sfilamento di Calenda con il quale eravamo legati da patto federativo, noi, invece, tenemmo fede all'accordo con il Pd e scendemmo coraggiosamente in campo con la lista +Europa che con il suo quasi 3% nazionale ha consentito al Pd di eleggere oltre 12 parlamentari. (Genova24.it)