Trump, su vini e champagne ora minaccia dazi al 200%: la risposta del presidente alla «rappresaglia» Ue sul whisky Usa

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Corriere della Sera ESTERI

Prosegue il confronto serrato tra il presidente statunitense, Donald Trump, e gli (ormai lontani) alleati europei colpiti dai dazi commerciali americani. E investe il terreno degli spirits, gli alcolici, inclusi vino e champagne, di cui i brand europei, soprattutto italiani e francesi, sono tra i più conosciuti al mondo. Poco fa, sul social di sua proprietà Truth, il presidente Trump ha scritto: «L'Unione europea, una delle autorità al mondo più ingiuste e ostili su tasse e dazi, si è formata con il solo scopo di approfittarsi degli Stati Uniti d'America». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Biasin, il giornalista sportivo ha parlato così del Napoli di Antonio Conte: le sue dichiarazioni LE PAROLE DI FABRIZIO BIASIN – «Conte è un fenomeno in campo e nel far credere di fare cose incredibili in campo. (InterNews24.com)

Articolo di Miriam De Vita L’entrata in vigore dei nuovi dazi di Trump, prevista per il 2 aprile, rischia di compromettere investimenti e stabilità aziendale, minando la competitività del Made in Italy nel panorama globale. (Forbes Italia)

"L'applicazione dei dazi preannunciati dall'amministrazione statunitense nei confronti dell'Ue potrebbe avere effetti rilevanti sul nostro paese". E' quanto suggerisce un'analisi svolta dall'Istat in un focus contenuto nella nota sull'andamento dell'economia. (La Stampa)

Istat: da dazi Usa rischio effetti rilevanti sull’Italia

Ma per ora le bollicine più celebri d’Italia, quelle del Prosecco, tremano. MILANO – "Un disastro, sarebbe un disastro”. (la Repubblica)

«Ma era il caso di andare a svegliare il can che dorme? Fino ad oggi, Trump era stato vago e non aveva mai parlato né di vino, né di altri prodotti agroalimentari. Mi sa che a Bruxelles nessuno ha mai letto i numeri dell’export del vino italiano, francese o spagnolo in America, altrimenti n… (La Stampa)

Nel 2024 oltre il 48% del valore dell’export italiano è stato indirizzato al di fuori dell’Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. A fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti, ma le attese per il commercio globale restano negative e ulteriormente aggravate dalla possibile escalation delle tensioni commerciali e geopolitiche. (Il Sole 24 ORE)