Gas: A ottobre forniture russe all'Europa via gasdotto al minimo degli ultimi cinque anni. Il report Gefc
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La domanda di gas è aumentata del 7% a ottobre, raggiungendo i 5,7 miliardi di metri cubi in Germania, mentre è rimasta ferma al livello dello scorso anno (4,4 miliardi di metri cubi) in Italia I paesi dell’Ue hanno aumentato il consumo di gas a ottobre del 5,5% in termini annui, in un contesto di aumento della domanda nel settore industriale dovuto ai prezzi bassi. Tuttavia, le importazioni di gas da gasdotto nell’Ue il mese scorso hanno raggiunto il livello più basso per il mese degli ultimi cinque anni, mentre nel complesso le forniture totali dall’inizio dell’anno dalla Russia all’Europa sono aumentate di 3 miliardi di metri cubi. (Energia Oltre)
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La notizia che la fornitura di gas russo alla società austriaca OMV è stata sospesa a seguito di una sentenza arbitrale contro Gazprom Export non è certo una sorpresa, poiché sta portando ad una chiusura anticipata un’altra tranche di volumi di transito dall’Ucraina all’Europa centrale. (Energia Oltre)
Duties, tariffs and energy: la triade di dazi, tariffe ed energia. Quanto influirà nell’industria europea l’insidiosa combinazione tra il nuovo corso protezionista globale e la sempre più complicata (e costosa) transizione energetica? In attesa di conoscere l’entità dei dazi che saranno introdotti dagli Stati Uniti nei prossimi mesi (e le conseguenti contromisure), l’unico dato certo è che dal 2022 in poi la necessità geopolitica di dover sostituire il gas russo ha influito pesantemente sulla competitività di una parte rilevante della manifattura in Europa, in primis in Germania e in Italia (FIRSTonline)
I prezzi medi all’ingrosso dell’energia elettrica di base in Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Polonia sono saliti ai livelli più alti degli ultimi 20 mesi, secondo i dati del mercato dell’energia di LSEG, citati dall’editorialista di Reuters Gavin Maguire. (Scenari Economici)
Le importazioni di gas da gasdotto dalla Russia sono diminuite mentre aumentano quella dal Sud del Mediterraneo, Usa e Norvegia. L’invasione dell’Ucraina ha reso imperativa la diversificazione dell’approvvigionamento energetico per i Paesi dell’Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dopo essere stata al centro del progetto europeo con il carbone, l’acciaio e l’energia nucleare, l’energia è stata gradualmente dimenticata all’interno dell’integrazione europea. (Le Grand Continent)
Nonostante le forti dichiarazioni dei funzionari occidentali secondo cui, grazie alla politica di sanzioni attuata dal 2022, i paesi dell’UE si sono praticamente liberati dalla “dipendenza dal gas russo”, il nostro paese rimane ancora un fornitore chiave di “carburante blu” per l’Europa. (recensione militare)