Francia, martedì le dimissioni di Attal e del governo, Macron verso il sì, l'annuncio durante riunione all'Eliseo con i leader di partito

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In Francia martedì prossimo il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron sarebbe pronto ad accogliere le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal e del suo governo. Lo avrebbe annunciato durante la riunione all’Eliseo con i leader di partito. Francia, martedì le dimissioni di Attal e del governo forse accettate da Macron, secondo quanto emerso dalla riunione all'Eliseo Secondo quanto riportato da diversi media nazionali, il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe dato oggi un importante annuncio: martedì prossimo, 16 luglio, accetterà le dimissioni del primo ministro francese Gabriel Attal e del suo governo ancora in carica dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Pensa che l’Europa, come diceva dell’Italia il grande Giovanni Amendola, “così com’è non ci piace”, giacché le decisioni più importanti dell’Ue vengono prese da un’élite tecnocratica, al di fuori di ogni logica democratica. (Nicola Porro)

Con una lettera aperta ai francesi il Presidente Macron sollecita le forze politiche di centro e di sinistra a trovare un compromesso per dar vita a una maggioranza “solida e necessariamente plurale”, cioè di fatto a un governo di centro-sinistra, nelle cui file troverà la personalità a cui affidare l’incarico di primo ministro (FIRSTonline)

"Nessun sondaggista, nessun politologo, nessun editorialista lo aveva immaginato. Da anni, il Rassemblement National è demonizzato dai rappresentanti del sistema di Maastricht di destra e di sinistra che coprono un ampio spettro e costituiscono un Partito Unico che si è completamente mobilitato contro il RN. (L'HuffPost)

Legislative francesi: tutto resta da fare, tranne due cose

– Caos è la parola giusta. Tutti alzano la voce aspettando la prima mossa di Emmanuel Macron, probabilmente rinviata alla riapertura dell’Assemblea nazionale del 18 luglio, "quando i gruppi saranno formati" e le alleanze elettorali già frazionate. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il livore dei mass media e dei politici liberaldemocratici e del cosiddetto riformismo contro Melenchon per il suo risultato in Francia è pari alla gioia con cui hanno accolto la vittoria di Starmer in Gran Bretagna. (Il Fatto Quotidiano)

Ma c’era la speranza che, grazie a un gioco responsabile dei dirigenti di sinistra e quelli della uscente maggioranza, confermato da un gioco altrettanto responsabile degli elettori dell’uno e dell’altro schieramento, funzionasse uno sbarramento nei confronti delle candidature RN nel paese, tale da confinare il partito di Bardella a una maggioranza relativa. (doppiozero)