Cambiamenti in vista per il governo francese

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che accoglierà le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal e del suo governo. Questo evento significativo avverrà il prossimo martedì 16 luglio, dopo l'ultimo Consiglio dei ministri.

Durante una riunione all'Eliseo con i leader di partito, tra cui il primo ministro Gabriel Attal, il ministro degli Interni Gerald Darmanin e l'ex premier Élisabeth Borne, Macron ha annunciato la sua decisione. Questa mossa potrebbe portare a un cambiamento significativo nel panorama politico francese.

La sinistra che piace alle élite è quella della ‘maggioranza Ursula’, mentre gli elettori sembrano orientarsi altrove. Il livore dei mass media e dei politici liberaldemocratici e del cosiddetto riformismo contro Melenchon per il suo risultato in Francia è pari alla gioia con cui hanno accolto la vittoria di Starmer in Gran Bretagna.

Mentre gran parte della stampa italiana continua a parlare di spaccature nel Nuovo fronte popolare, un racconto in prima persona della notte dei risultati fa capire il clima che si respira tra i principali artefici del barrage antifascista. Tuttavia, la domanda rimane: "Ma adesso che il Nouveau Front Populaire non ha la maggioranza assoluta, ci sarà la scissione per formare una maggioranza presidenziale?"

La guerra in Ucraina poteva essere evitata rispettando gli accordi di Minsk o, comunque, venendo incontro alle esigenze degli ucraini russofoni, già dal 2014, data dell’effettivo inizio delle ostilità, con soluzioni di compromesso garantite dalle grandi potenze.

L'Europa, come diceva dell’Italia il grande Giovanni Amendola, “così com’è non ci piace”, giacché le decisioni più importanti dell’Ue vengono prese da un’élite tecnocratica, al di fuori di ogni logica democratica. Questa è una questione che richiede un'attenzione particolare, poiché potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dell'Unione Europea.

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