Silvio Soldini: "Le assaggiatrici, donne schiacciate dal nazismo ma capaci di sopravvivere"

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Un gruppo di giovani donne affamate dalla guerra sedute a un tavolo colmo di prelibatezze, con l’angoscia di sapere che ogni boccone è potenzialmente mortale. La vera storia delle assaggiatrici di Hitler, accaduta nella Prussia Orientale del 1943, è stata rivelata da Margot Wölk, l’unica sopravvissuta, molti anni dopo la fine del conflitto. Rosella Postorino l’ha trasformata in un emozionante romanzo, Le assaggiatrici, e Silvio Soldini nel film omonimo, che ha aperto il Bif&st di Bari ed è in sala. (la Repubblica)

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E allo stesso tempo la riscoperta sensuale del piacere di assaporare pietanze che la guerra aveva reso inaccessibili. Il romanzo di Rosella Postorino, ispirato alla storia (vera) di Margot Wölk e diventato un film tra poco nelle sale, è il racconto dell’ambiguità che assume da sempre il gesto del mangiare (Corriere della Sera)

Il regista più misterioso del cinema italiano porta sullo schermo il libro di Rosella Pastorino: tra l'orrore della guerra, l'importanza di raccontare storie e le contraddizioni degli esseri umani. In sala. (Movieplayer)

Nel 2012 poco prima di morire Margot Wölk, una donna tedesca di 95 anni, ha rivelato di essere una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler. Fundraising per l’audiovisivo: Corso online dal 14 aprile (Sentieri Selvaggi)

Una delle principali novità del weekend (29-30 marzo) è una produzione italiana, «Le assaggiatrici» di Silvio Soldini, ispirato all’omonimo romanzo di Rosella Postorino (vincitrice del premio Campiello) a sua volta basato sulla storia vera di Margot Woelk, che da giovane fu un’assaggiatrice di Hitler, costretta assieme ad altre nove donne a mangiare i pasti destinati al Führer. (L'Eco di Bergamo)