Schlein e le crepe per il «no» in Europa. Si «stacca» dal Pse, mentre crescono i malumori nel Pd

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Corriere Roma INTERNO

Una mattinata di silenzio, mentre i futuribili alleati del M5S e di Avs si scagliavano contro Ursula von der Leyen, poi, nel pomeriggio, con una nota, Elly Schlein decide di seguire la linea prevalente nelle opposizioni, bocciando la proposta della presidente della Commissione europea. «Quella presentata oggi — afferma la segretaria pd — non è la strada che serve all’Europa. Alla Ue serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. (Corriere Roma)

Su altri giornali

Insomma, i leader di Pd e M5s sono d'accordo sul no al piano di Ursula Von der Leyen per il riarmo dell'Europa ma in piazza si dividono ancora. Conte e Schlein dicono no alla proposta della presidente della Commissione Europea su 800 miliardi da spendere per armare il Vecchio Continente ma continuano a procedere per manifestazioni separate. (il Giornale)

Nemmeno il tempo da parte della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen di presentare il piano da 800 miliardi di euro denominato ReArmEurope, che la proposta fa discutere le opposizioni ( e peraltro anche i partiti al governo, con Fi a favore e Lega contro), unite tuttavia dalla richiesta che la presidente del Consiglio riferisca in Aula sul posizionamento italiano circa la guerra in Ucraina e il recente scontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky. (Il Dubbio)

Pd, 5Stelle e cespugli centristi (con il cuore che batte per Kiev) procedono l'uno contro gli altri armati. Il piano di riarmo europeo lanciato da Ursula von der Leyen è il colpo di grazia definitivo al campo largo, di ora in una Babele di lingue incomprensibili e contraddittorie. (Secolo d'Italia)

Un piano coraggioso e di svolta, qualità che mancano a quello sulla sicurezza presentato ieri da Von Der Leyen". Mai come in questo momento si sente in Europa la mancanza di David Sassoli, che nel pieno della tempesta pandemica convinse la Germania e i frugali - nonostante le tante titubanze iniziali - ad affrontare unitariamente la crisi con il Next Generation Ue. (Civonline)

Io condivido le affermazioni di Elly Schlein: il piano di ‘riarmo’ di von der Leyen va profondamente rivisto perché non porta alla difesa comune europea ma al rafforzamento di 27 difese nazionali, peraltro finanziandolo coi fondi di coesione. (la Repubblica)

Il 4 marzo il comparto è stato tra i peggiori in Europa (-5% l'Euro Stoxx 600 di settore), all'indomani è tra i migliori (+2,6%): mercoledì sono entrati in vigore i nuovi dazi del 25% sui prodotti in ingresso negli Stati Uniti da Messico e Canada, giovedì il segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnick, ha detto che le tariffe non saranno sospese, ma il presidente sarebbe intenzionato a “ragionare” per un compromesso “nel mezzo” che potrebbe essere annunciato in tempi brevissimi. (Il Sole 24 ORE)