Restyle per tre concept store milanesi che uniscono moda, arte e lifestyle
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Dopo un intervento di rinnovo, ha riaperto il flagship store Emporio Armani di Milano, contenitore di abiti, accessori e idee di lifestyle legate al mondo Armani, situato all’interno dell’iconico palazzo a forma di A che ospita anche Emporio Armani Ristorante e Caffè, Nobu Milano, Armani Hotel e il club Armani/Privé. Giorgio Armani specifica: “Il mio rapporto con questa città non smette di evolversi. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Valentino: la prima cosa che viene in mente è il rosso, colore emblematico della casa di moda romana. Ma per la sua prima sfilata, Alessandro Michele, lo stilista che ha cambiato la moda durante il suo decennio da Gucci, ha scelto il bianco. (Vanity Fair Italia)
Avete presente la scena del film Disney “Anastasia” in cui la giovane discendente dei Romanov, dopo aver perso la memoria e la famiglia, entra per caso nel palazzo reale di San Pietroburgo, abbandonato dopo la cacciata degli zar? I mobili sono coperti da lenzuola, gli specchi rotti, un velo di polvere si é posato su tutte le superfici: ma, quando arriva nel grande salone delle feste, come per magia tutto prende vita. (Il Fatto Quotidiano)
Di cosa si parla nella Moda in questo inizio di settimana? Dai giornalisti che stanno ancora finendo di digitare i loro pezzi alle terrazze dell'aperitivo milanesi (e pure romane, perché lo è il protagonista di questa "puntata" della newsletter), l'argomento sulla bocca di tutti è la prova del nove di Alessandro Michele, che domenica ha debuttato in passerella per Valentino a Parigi. (ilmessaggero.it)
Sfilano pantaloncini ricamati con frange, giacche e jeans effetto usato, abitini sottoveste, felpe, canotte e cappotti artigianali composti interamente da rimanenze di rocchetti di filato denim. (Il Giornale d'Italia)
La bellezza come forma di salvezza. Parte da qui la visione di Alessandro Michele, al suo debutto come direttore creativo di Valentino. In uno spazio che appare abbandonato — la luce fioca delle lampade che filtra attraverso larghi teli bianchi — come la casa della Miss Havisham di Grandi Speranze, lo stilista si apre a una riflessione sul senso della vita, sulla fragilità umana e sulla bellezza. (Panorama)
Un «Pavillon des Folies» adibito a metafora dell’esistenza in cui riscoprire il potere della bellezza, solo apparentemente futile e fugace, come rimedio all’angoscia, nutrimento per l’anima, fonte di gioia e ancora di salvezza nel disordine della vita. (Cosmopolitan)