Addio a Giovanni Gastel, immenso fotografo amico della Bassa e del Photoclub Eyes di San Felice
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Considerate che quegli scatti erano pezzi unici e le Polaroid formato 18×24 non erano sicuramente a buon mercato.
Vederlo lavorare era spettacolare, inoltre fin da subito abbiamo capito di essere difronte ad una persona diversa da tutte le altre.
Lui lavorava esclusivamente in interni ed avevamo scelto come location il Casino di caccia del Duca di Modena, ora Villa Ferri.
Mi ricordo che, insieme ai suoi assistenti si era attrezzato con postazione di computer e stampanti e regalava a tutti i suoi scatti
Addio a Giovanni Gastel, immenso fotografo amico della Bassa e del Photoclub Eyes di San Felice. (SulPanaro)
Su altri media
Un oggetto qualsiasi o una copertina di Vogue, davvero non importa: in ogni fotografia metto tutto me stesso, come se tutta la mia vita si risolvesse lì» (La Stampa)
Giovanni bravo, bravissimo come Ferdinando Scianna e Giampaolo Barbieri, come Oliviero Toscani ma anche Newton e Avedon. Giovanni era un uomo che sapeva cogliere la bellezza in ogni cosa su cui posasse lo sguardo (QUOTIDIANO.NET)
Un dolore immenso per la conduttrice, che dice: “Da oggi sarò ancora più sola”. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Mara Venier (@mara_venier). Si è spento a Milano, stroncato dal Covid, il fotografo Giovanni Gastel: aveva 65 anni. (Yeslife)
Allo stesso tempo, pur essendo fotografo di fama mondiale, si è sempre mostrato molto disponibile, gentile e disposto a collaborare. Era entusiasta del progetto e apprezzava molto gli scatti che gli inviavamo per la valutazione e le particolari conformazioni del territorio dei calanchi sul Tanaro (Unione Monregalese)
Non c'è stato, nonostante, nella sua tenerezza, Lamberto mi ricordasse un leggendario miracolo di Padre Pio che avrebbe salvato la vita a Giovanni cinquenne. Una delle predilette, fra le ultime, Melania Dalla Costa, rivela questo stato di incantamento trasmesso da Giovanni: «Giovanni Gastel dice sempre di avermi scelta perché ho dei tratti che gli ricordano quelli di Claudia Cardinale e di quelle attrici lì. (ilGiornale.it)
Come se non bastasse aveva anche uno zio celebre: Luchino Visconti, frequentato fin da ragazzo nella villa di famiglia a Cernobbio sul lago di Como. Un maestro dal tocco inconfondibile che in ogni sua immagine ha saputo mescolare stile, glamour, ironia ed eleganza. (Rivista Studio)