Salis contro Orbán, il botta e risposta a Strasburgo: «Ungheria tirannia moderna», «Sei una picchiatrice e parli?»

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Viktor Orban contro tutti. Contro Ursula von der Leyen, i Popolari, i Socialisti, i Liberali. Contro un governo comunitario che ha perso da tempo la fiducia nel premier ungherese. L'atteso intervento del leader di Budapest all'Eurocamera si è trasformato, come da programma, in un unico grande ring. Le priorità della presidenza del semestre di turno sono passate in secondo piano, travolte da un infinito lancio di reciproche accuse, con la presidente della Commissione insolitamente impegnata a puntare il dito contro il suo più acerrimo avversario interno. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Cosa possiamo vedere oggi in Ucraina, in Europa? La guerra infuria. Ci sono gravi conflitti che stanno devastando il Medio Oriente e l'Africa, e ogni conflitto rischia l'escalation. (Il Sole 24 ORE)

Qualsiasi paragone del conflitto ucraino con ciò che i combattenti per la libertà hanno fatto nel 1956 è un errore e non ha nulla a che fare con ciò che è successo nel 1956 e ciò che sta accadendo in Ucraina. (ilmessaggero.it)

A guidare l’attacco a testa bassa - una rarità in un emiciclo che si è subito diviso tra tifo da stadio e cori di protesta - è stata la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. BRUXELLES Doveva essere la presentazione (rinviata già due volte) delle priorità dell’Ungheria nel suo semestre di presidenza del Consiglio Ue. (ilmessaggero.it)

Show di Orbán a Strasburgo, anche il Ppe lo contesta. Scontro in aula con Salis

Quando interviene dopo la presentazione da parte di Viktor Orbán del semestre di presidenza europea, Manfred Weber usa una parola. «Scioccato». Scioccato perché nel suo intervento di fronte alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo il premier magiaro ha parlato di competitività, migrazione, demografia, una «guerra sul suolo europeo», allargamento. (Avvenire)

E nel frattempo l’Europa sta perdendo in termini di competitività globale, secondo Mario Draghi. E poi la crisi migratoria, ci sono molte minacce, e c’è il rischio che l’area Schengen crolli. (Qui News Valdera)

A Viktor Orbán. Mettendo così in un angolo i Patri… (la Repubblica)