Eni batte le stime e corre sulle cessioni

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il Giornale ECONOMIA

Una forte accelerazione al piano di dismissioni e numeri semestrali oltre le stime, in particolare sul fronte della produzione, mettono le ali al titolo Eni che ha chiuso la seduta in cima al listino a 14,49 euro (+3,3%). In particolare, nel secondo trimestre il gruppo ha registrato un utile operativo proforma adjusted di 4,1 miliardi (-3% anno su anno), contro i 3,77 miliardi previsti dal consenso, e un utile netto adjusted di 1,5 miliardi, in calo del 21% rispetto al secondo trimestre 2023, ma superiore alle stime (1,42 miliardi). (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Il gruppo del Cane a sei zampe ha reso noto di aver chiuso il secondo trimestre con un utile netto adjusted di 1,519 miliardi, mentre l'utile operativo proforma adjusted si attesta a 4,1 miliardi. (Il Sole 24 ORE)

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Rispetto ai chiari obiettivi di sviluppo delle nostre linee di business che presentano vantaggi competitivi: la produzione di idrocarburi, la bioraffinazione e la capacità di generazione rinnovabile, abbiamo conseguito in ciascuno una rilevante crescita. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Eni, utile operativo a 4 miliardi e più produzione di combustibili (+4%). L'ad Descalzi: «Greenwashing? Sulla decarbonizzazione stiamo accelerando»

La generazione di cassa, molto vicina ai 4,1 miliardi di risultato operativo, indica una forte crescita organica, basata sull’aumento del 5% dei barili prodotti (a fronte di acquisizioni e progetti avv… (la Repubblica)

I risultati sopra le attese e la revisione al rialzo della guidance di redditività spingono al rialzo il titolo Eni che guadagna il 3,3% a 14,484 euro per azione, piazzandosi in vetta al Ftse Mib. La seconda trimestrale di Eni del 2024 e la prima semestrale mostrano infatti una forte crescita della produzione (+6% nel trimestre) e un continuo miglioramento del portafoglio E&P (1 miliardo di barili equivalenti di nuove risorse aggiunte nel primo semestre 2024). (FIRSTonline)

Il gruppo guidato dall'ad Claudio Descalzi può così rivedere al rialzo alcuni target del 2024 e accelerare sul piano di riacquisto delle azioni rispetto alla scadenza di aprile 2025. Sono i risultati oltre le attese degli analisti di Eni nel secondo trimestre dell'anno, a consolidare i numeri complessivi del primo semestre. (ilmessaggero.it)