Il pg della Cassazione chiede nuovo processo per ex prefetto, di annullare 6 assoluzioni e confermare 3 condanne
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Il sostituto procuratore generale di Cassazione ha chiesto un appello bis per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, assolto in primo grado ma condannato in appello, nell’ambito del processo per la strage di Rigopiano dove il 18 gennaio del 2017 morirono 29 persone a causa di una valanga che, dopo una forte scossa di terremoto, travolse l’hotel. Il pg ha chiesto un nuovo processo per valutare anche le accuse di concorso in omicidio colposo, in lesioni colpose e in depistaggio per le quali è stato assolto in secondo grado. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Nella valanga che il 18 gennaio 2017 travolse l’hotel dei weekend di relax circondati dalla n… È estenuante». (la Repubblica)
In pochi minuti l’albergo Rigopiano-Gran Sasso Resort non esiste più. La valanga ha seppellito 38 persone all’interno del complesso ridotto in macerie. Di queste solo 11 si salveranno, 9 tratti in salvo dalle macerie. (ByoBlu)
Il procuratore generale di Cassazione Giuseppe Riccardi ha chiesto un nuovo processo per Francesco Provolo, ex prefetto di Pescara accusato di rifiuto di atti d’ufficio e di falso. Svolta giudiziaria sul fronte della tragedia di Rigopiano (Virgilio Notizie)
Annullare le assoluzioni nei confronti di sei persone, all’epoca dei fatti dirigenti della Regione Abruzzo, e celebrare un nuovo processo di Appello per l’allora prefetto di Pescara per valutare altre accuse. (Adnkronos)
Alle ore 16:49 del 18 gennaio 2017 a Rigopiano, comune di Farindola, sono morti 18 ospiti e 11 dipendenti del Resort, la più giovane aveva 22 anni, il più vecchio 60, furono 11 i sopravvissuti. (Mentinfuga)
RIGOPIANO Arriva in Cassazione il processo per la strage di Rigopiano, alle pendici del Gran Sasso, dove il 18 gennaio 2017 una valanga travolse l’hotel uccidendo 29 persone tra ospiti e personale. E' in corso presso la Suprema corte l'udienza dedicata oggi alla relazione della Procura generale, con la richiesta di condanne, quindi parola alle parti civili. (corriereadriatico.it)