Via libera ai dazi anti-Cina ma l’Europa va in ordine sparso

Torino — La Commissione lo considera come un voto favorevole, anche se alla fine toccherà alla presidente Ursula von der Leyen e al suo esecutivo decidere. Gli Stati membri dell’Unione Europea non sono riusciti ad approvare o a respingere i dazi anti-Cina sulla importazione della auto elettriche. E i Paesi che più rappresentano l’industria dell’auto del Vecchio Continente sono andati in ordine sparso. (la Repubblica)

Su altri media

Rialzo fino al 45% delle tasse all'importazione dei veicoli a batteria costruiti da Pechino. Contrari alcuni Paesi, fra i quali la Germania. Tra i favorevoli la Francia e l'Italia. Le possibili conseguenze: rincari dei prezzi delle macchine per i consumatori e ritorsioni dalla Cina con maggiori imposte su prodotti europei. (Sky Tg24 )

È quanto si legge in una nota della Commissione europea.Bruxelles ha comunque assicurato che l'UE e la Cina continueranno "a lavorare sodo per esplorare una soluzione alternativa che dovrebbe essere pienamente compatibile con l'OMC, adeguata per affrontare le sovvenzioni pregiudizievoli stabilite dall'indagine della Commissione, monitorabile e applicabile". (LA STAMPA Finanza)

Nonostante il blitz dell’ultimo minuto, la Germania non riesce a bloccare i dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina. (ilmessaggero.it)

Dazi e-car, Ue spaccata. Roma e Parigi a favore

E' accaduto che gli Stati Membri dell’Unione Europea riuniti a Bruxelles hanno approvato i dazi sulle auto cinesi: si doveva votare sulla proposta di applicare dazi differenziati, a seconda dell’entità dei sussidi ricevuti, nei confronti di alcuni (Secolo d'Italia)

Forti accuse, come quella di “grave violazione del commercio internazionale”, vengono accompagnate da avvertimenti più o meno espliciti. “I dazi non solo ostacolano la cooperazione commerciale e di investimento tra Cina e Ue, ma ritardano il processo di trasformazione verde dell’Ue”, si legge nella nota del ministero del Commercio. (RSI.ch Informazione)

I governi europei hanno spianato la strada a nuovi dazi fino al 35% in aggiunta alle tariffe del 10% già in vigore sulle importazioni delle auto elettriche cinesi. Il no di Berlino non basta ad allontanare la guerra commerciale tra Ue e Cina. (Il Fatto Quotidiano)