Se un albergo italiano rifiuta di ospitare una famiglia di israeliani. Sì, insomma, di ebrei
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Ci fosse una classifica quotidiana delle manifestazioni di antisemitismo che infestano l’Occidente e l’Europa in particolare, oggi ai primi posti ci sarebbero i titolari dell’Hotel Garnì di Selva di Cadore. Questo è il testo dell’avviso che i proprietari hanno inviato a una famiglia israeliana che aveva regolarmente prenotato: “Vi informiamo che il popo… (L'HuffPost)
Su altri giornali
Un nuovo rigurgito di antisemitismo, stavolta nel nord Italia. E’ il frutto avvelenato delle stragi compiute a Gaza, dop… (la Repubblica)
Il sindaco di Selva di Cadore, Luca Lorenzini. “Selva di Cadore è una località turistica e una comunità per sua tradizione accogliente. Leggo pertanto con stupore e rammarico le affermazioni dello staff dell’albergo in questione, affermazioni che l’amministrazione comunale stigmatizza e da cui si dissocia totalmente. (Radio Più)
Contattata dall'ANSA la struttura ricettiva non ha voluto fornire spiegazioni. E in questo momento l'account Booking non è raggiungibile (Open)
Non sono mancate le reazioni del comparto alberghiero nazionale e provinciale, che hanno denunciato compatti quanto accaduto a Selva di Cadore, ritenendo deplorevole il nuovo caso di antisemitismo avvenuto nel Bellunese. (Corriere Delle Alpi)
E' il testo del messaggio, tradotto dalla lingua inglese, che il personale di un albergo di Selva di Cadore in provincia di Belluno, ha inviato a un gruppo di turisti israeliani intenzionati a trascorrere alcuni giorni ai primi di novembre nel cuore delle Dolomiti bellunesi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Una coppia di israeliani prenota due notti all’Hotel Garnì Ongaro di Selva di Cadore – di cui è giusto, doveroso fare il nome per esteso, visto il seguito. (La Stampa)