Lo scontro, infine, arriva. I pro-Pal forzano il divieto, ma perdono il controllo della piazza (di L. Santucci)

“Non lo vogliamo”. Dopo un confronto con le forze dell’ordine per assicurare che non c’è volontà di arrivare allo scontro, gli organizzatori si rivolgono ai manifestanti per dichiarare la fine del corteo. Non vogliono responsabilità di quello che è ormai chiaro accadrà da lì a qualche minuto. Un tentativo inutile per placare gli an… (L'HuffPost)

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Non ci arrendiamo. Il movimento pacifista sta progettando una giornata nazionale che si terrà il 26 ottobre per un più complessivo passo del movimento nonviolento Pro Palestina (left)

La polizia ha lanciato lacrimogeni e ha usato gli idranti per disperdere i manifestanti violenti, molti incappucciati, mentre gli agenti sono bersagliati da bombe carta, sassi, mazze, pali della segnaletica stradale. (Tiscali Notizie)

Come promesso il divieto imposto dalla questura non ha fermato il corteo nazionale in sostegno alla resistenza palestinese di Roma. Nonostante la pioggia, già dalle ore 13 migliaia di persone, tra cui moltissimi studenti, si sono ritrovati nel piazzale delle Piramide cestia. (L'INDIPENDENTE)

Il vademecum degli antagonisti

E le sole bandiere in vista sono quelle delle guide che trascinano nugoli di turisti avanti e indietro tra il monumento di Garibaldi a cavallo e la fontana del Castello, circondata da gente che si fotografa con la torre del Filarete; l’unico serio pericolo è rappresentato dai monopattinisti che sfrecciano silenziosi tra la folla. (IL GIORNO)

A Piazzale Ostiense sono circa 5 mila i manifestanti che hanno sfidato il divieto della questura e stanno manifestando in favore del territorio palestinese. Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione. (Sky Tg24 )

«La legalità non è uno dei parametri con cui portiamo avanti le nostre lotte». È questo il disclaimer che apre il vademecum tascabile che ieri circolava tra i manifestanti di Roma. (il Giornale)