"La città Proibita" di Gabriele Mainetti non si capisce esattamente cosa è
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"La città Proibita" di Gabriele Mainetti non si capisce esattamente cosa è Yaxi Liu e Enrico Borello in una scena di "La città proibita" di Gabriele Mainetti, in sala dal 13 marzo Gabriele Mainetti con La città proibita torna in sala a quattro anni di distanza dallo sfortunato ma brillante Freaks Out, concependo un'altra creatura connessa alla sperimentazione e alla commistione dei generi, elemento fondativo della sua identità di autore e regista. (Today.it)
Ne parlano anche altri media
(Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Incontro con il regista romano. (ComingSoon.it)
I giardini di piazza Vittorio, i portici, i negozi sono popolati da un’umanità con gli occhi a mandorla. L’Esquilino è la Chinatown romana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Intervista a Gabriele Mainetti e Sabrina Ferilli. Protagonista e' Mei, una giovane ragazza cinese che negli anni Novanta si reca a Roma alla ricerca della sua sorella maggiore Yun. (Tiscali)
Serve abilità per trovare un punto di incontro tra Oriente e Occidente, serve abilità per creare un ponte tra il cinema di Hong Kong e quello italiano. È da questa parola che si deve partire per analizzare La città proibita di Gabriele Mainetti (cinematografo.it)
Kung-fu all’amatriciana, echi di Tarantino, nostalgia di «Vacanze romane», azione, amore, cucina e vendetta: c’è tutto questo nel sorprendente nuovo film di Gabriele Mainetti, «La città proibita», dove i combattimenti degni di Bruce Lee si mescolano alle morbidezze dei sentimenti e al graffio della commedia e dove, intorno all’incontro tra una misteriosa ragazza cinese e un giovane cuoco romano, Yaxi Liu e Enrico Borello, si muove un cast di veterani impreziosito da Sabrina Ferilli, Marco Giallini e Luca Zingaretti. (ilmattino.it)