Bergamini, dopo 35 anni giustizia sembra fatta. E oggi a Cosenza c'è chi piange per la commozione

L'hanno condannata, alla fine l'hanno condannata, ci sono voluti 35 anni perché in terra di mafia le cose vanno così, impastoiate, lentissime, ma alla fine la Isabella, la fidanzata del Denis, il calciatore, ha preso i suoi 16 anni per averlo fatto ammazzare “con la complicità di ignoti” per motivi mai definitivamente chiariti. Lei continua a professarsi innocente e “lo giuro davanti a Dio mio testimone”. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altri media

Post sentenza (LaC news24)

I militari rintracciato l’uomo, hanno provveduto alla notifica del provvedimento ed al termine delle formalità di rito, lo hanno condotto presso la sua abitazione dove dovrà espiare la pena detentiva in regime di detenzione domiciliare. (Frosinone News)

L’imputata è stata condannata a 16 anni di reclusione. 35 anni di battaglie giudiziarie (Tifo Cosenza)

Per anni ha parlato del caso del fratello Denis, così era chiamato da tutti, anche se in realtà all'anagrafe portava il suo stesso nome: «Donato». Ha sempre sostenuto, lei, che non si suicidò, nel 1989 sulla statale jonica a Roseto Capo Spulico, uno splendido posto di mare in Calabria. (Corriere della Sera)

Ora c’è una verità processuale: Donato Denis Bergamini è stato ucciso. Non si è suicidato. Per la Corte d’Assise di Cosenza è l’ex fidanzata del calciatore Isabella Internò la mandante dell’omicidio, in concorso con altre persone ancora da individuare. (IlNapolista)

Nel 1982 Stefano Conzatti, dopo un brillante diploma, a soli 22 anni vinse il concorso per primo clarinetto nell’Orchestra della Fondazione di Verona. Un incarico durato ininterrottamente per quaranta anni, con un presenza assidua ai vertici di quella che è delle istituzioni italiane più conosciute nel mondo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)