E' morto l'archistar Arata Isozaki

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

E' morto all'età di 91 anni Arata Isozaki, l''imperatore dell'architettura giapponese', vincitore del premio Pritzker nel 2019. Lo annuncia l'agenzia spagnola Efe, citando un portavoce del suo studio di Barcellona. Tra le sue opere, il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, il Palau Sant Jordi di Barcellona per i Giochi del 1992, in Italia la Torre Allianz (il "Dritto") di Milano con l'italiano Andrea Maffei e il Palasport Olimpico di Torino e del progetto per la Loggia degli Uffizi, mai realizzata. (La Sicilia)

La notizia riportata su altri giornali

Nell’ormai lontano 2008, l’architetto giapponese – a capo di un gruppo di progetto che comprende anche Ove Arup & Partners international e lo studio italiano M+P & partners – vince un concorso internazionale di progettazione promosso da Rfi con una proposta che prevede un intervento esteso al tessuto urbano circostante. (il Resto del Carlino)

«Nella sua ricerca di un'architettura significativa, ha creato edifici di grande qualità che ancora oggi sfidano le categorizzazioni». Nelle motivazioni della giuria ricorreva un giudizio che accomuna in qualche modo i suoi estimatori e detrattori, diffusi soprattutto alle nostre latitudini. (ilGiornale.it)

Lo annuncia l'agenzia spagnola Efe. È morto all'età di 91 anni Arata Isozaki, vincitore del premio Pritzker nel 2019. (Corriere della Sera)

A cura di Clara Salzano Le opere di Arata Isozaki (Stile e Trend Fanpage)

Noto come 'l'imperatore dell'architettura giapponese', a Milano Isozaki progettò insieme ad Andrea Maffei, per il quartiere Portello, la Torre Allianz, nota come 'il dritto', che oggi svetta a fianco degli altri due palazzi, 'lo storto' e 'il curvo', firmati rispettivamente da Zaha Hadid e Daniel Libeskind. (MilanoToday.it)

Arata Isozaki, morto ieri a Tokyo, all'età di 91 anni, ha costruito soprattutto strade virtuali: incroci di civiltà. E' stato il primo architetto globale e locale insieme, un ponte - con le sue opere - tra Oriente e Occidente. (la Repubblica)