Capsula del suicidio: che cos’è, come funziona e dove è legale
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Inventata dal medico australiano Philip Nitschke nel 2017 (fondatore e direttore di Exit International), la capsula Sarco (da sarcofago), talvolta chiamata Sarco Suicide Pod, è un dispositivo per l’eutanasia costituito da una capsula removibile, stampata in 3D, montata su un supporto avente al suo interno un contenitore di azoto liquido e utile a suicidarsi attraverso l'asfissia da gas inerte. «U… (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
Ma anche se in Svizzera il suicidio assistito è consentito, l'uso di questa sorta di sarcofago stampato in 3D, costato oltre un milione di dollari, che sembra uscito da un film di fantascienza, ha fatto scattare diversi arresti perché il macchinario - una sorta di camera a gas portatile - non sarebbe conforme alla legge. (il Giornale)
A usufruirne è stata una donna americana di 64 anni che, stando al comunicato della società che l’ha accolta, soffriva di una «grave compromissione immunitaria». Si chiama “capsula del suicidio assistito”, un nome che indica subito lo scopo: permettere, a chi lo desidera, di porre fine alla propria vita in modo autonomo, tramite un’apparecchiatura chiamata “Sarco”. (Donna Moderna)
Il caso, successo in Svizzera, però, ha "Sarco" è stato usato. (Io Donna)
Il nome della capsula per il suicidio, Sarco, è indicativo: deriva da “sarcofago”. Cos’è e come funziona la capsula Sarco per il suicidio (Virgilio Notizie)
Come riferisce Sky TG24, la capsula Sarco è prodotta da Exit International, un’azienda con sede nei Paesi Bassi, che ha utilizzato la stampa 3D per realizzare il dispositivo (il cui costo supera il milione di dollari). (Vanity Fair Italia)
Si tratta del primo utilizzo della capsula, che provoca la morte saturando l'aria di azoto, e si sarebbe verificato in un (Secolo d'Italia)