Cgil e Uil sono scesi in Piazza del Popolo a Ravenna per dire “No al Ddl Sicurezza” fotogallery

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ravennanotizie.it INTERNO

Si è svolto lunedì 30 settembre, dalle 17 alle 18, davanti alla Prefettura in piazza del Popolo, a Ravenna, il presidio promosso da Cgil e Uil “No al Ddl Sicurezza, per difendere la libertà e il diritto di manifestare il dissenso”. Cgil e Uil denunciano che il Decreto, introducendo nuovi reati penali e il carcere per chi occupa strade e spazi pubblici, mira ad azzerare la libertà di manifestare dissenso, anche pacifico, e limiterebbe le mobilitazioni sindacali, penalizzando anche donne in gravidanza o con figli e introducendo il reato di resistenza passiva. (ravennanotizie.it)

Ne parlano anche altri giornali

"Costituzione e libertà", queste le parole d’ordine scelte dalla Cgil e dalla Uil di Forlì e Cesena per manifestare, ieri, contro il ddl sicurezza in discussione al Senato, in piazza Ordelaffi. Tra i manifestanti, anche Jessica Allegni, segretaria del Pd forlivese, neoeletta consigliera provinciale e Graziano Rinaldini, il candidato sindaco per il centro-sinistra alle ultime amministrative. (il Resto del Carlino)

Lunedì, 30 settembre, giornata di lavori e mobilitazione per Cigl e Uil. Alle 9 si è tenuta l'assemblea generale Cgil Rimini, con il segretario regionale Cgil Paride Amanti, che ha... (Virgilio)

«A rischio c’è la libertà di manifestare, un passo indietro rispetto al codice Rocco» hanno evidenziato i manifestanti. Pavia Anche a Pavia, come in molte altre città italiane, si sono mobilitate associazioni, partiti e sindacati per protestare contro il disegno di legge 1660 del governo Meloni sul tema della sicurezza. (La Provincia Pavese)

Ddl Sicurezza, dalla Capitale parte la protesta ad oltranza: “Se voi fate il fascismo, noi facciamo la Resistenza”

Proprio nel giorno in cui viene incardinato nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato, il ddl Sicurezza diventa tema di discussione anche al di fuori dell’Italia. Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, porta infatti la questione in Europa, attraverso un’interrogazione alla Commissione Ue – cofirmata da tutta la delegazione pentastellata a Bruxelles – per chiedere di verificare se le norme contenute nel testo siano in contrasto “con l’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e l’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea”. (LA NOTIZIA)

A dare un giudizio negativo del provvedimento anche l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) attraverso il parere del suo Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (Odihr). (Collettiva.it)

Azioni e mobilitazioni diffuse, una giornata nazionale di protesta, il prossimo 12 ottobre, articolata per le diverse città del Paese coordinandosi con le piazze delle forze sindacali in particolare con lo sciopero metalmeccanico del 18 ottobre. (Repubblica Roma)